Ad ognuno il suo pubblico

Con un P.S.

Un vecchio professore di scienze delle comunicazioni m’insegnò o, meglio, tentò inutilmente d’insegnarmi, che con certe tipologie di primati senza coda è inutile perdere tempo.

Ora un amico mi manda il video https://m.facebook.com/story.php?story_fbid=1593966607700624&id=100006062766321&sfnsn=scwspwa, parto distocico di un esemplare di cui non avevo mai sentito parlare fino a poche settimane fa. Costui, salendo su un palco da Speakers’ Corner e vestendo panni di scena su cui non commento per pietà umana, probabilmente forte di un buon grado di sicurezza di essere creduto, si permette di raccontare alle malcapitate vittime bulimiche affamate di porcherie menzogne vergognose. Non è la prima volta. Per la salvaguardia del mio stomaco, mi sono limitato ad ascoltare solo i suoi primi minuti. Quindi, ignoro il seguito, magari trasudante verità, espediente tipico di chi confeziona polpette avvelenate.

Come ho cercato, forse ingenuamente, di spiegare, io non vendo nulla, non ho alcun interesse nel commercio di un oggetto che, tra l’altro, costa più o meno un decimo di quanto preteso dal personaggio, in malafede o semplicemente disinformato o appassionato cultore di pettegolezzi non saprei dire né m’interessa. Ma che importa? Chi si nutre di escrementi, mica ha bisogno di un certificato di qualità. Per il resto che ho ascoltato, pochissimo, mi pare evidente che quell’individuo non sia in grado di capire che cosa ho detto. Quanto al suo pubblico, non sono fatti che mi riguardino: ognuno ha diritto alla razione che più gli aggrada.

Premesso che quel tale mi fa soltanto pena, lo invito a dimostrare ciò che spaccia (vende?).

Sperando, temo illusoriamente, che il suo grado di alfabetizzazione sia superiore alla sua capacità di decifrare una partitura musicale, indico il link https://www.freehealthacademy.com/blog/i-nuovi-cervelli\, comunque certo che il suo grado di onestà sarà tale da far germogliare nel suo cervello una “spiegazione” non solo per giustificare le sue miserabili menzogne, ma per scaricarmi addosso altro fango, per usare una parola che descrive solo da lontano la sua produzione.

La sola domanda che posso pormi senza cedere a sospetti che potrebbero essere legittimi e, comunque, perdendo tempo, è che cosa lo spinga a tanto.

P.S. No: non c'è niente da fare. Evidentemente i mascalzoni godono d'indiscussa credibilità. Una torma d'imbecilli continua a scrivermi con toni diversi a proposito del "ciondolo magico". Poiché non ce la faccio a rispondere a tutti questi poveracci che si tratta solo delle esibizioni di delinquenti (e non aggiungo altro), basate su squallide invenzioni partorite a spese di gonzi pronti a bersi qualunque menzogna, pensate quello che volete e certificate la vostra imbecillità.