Gaudeamus igitur: la nuova punturina universale è in arrivo!

In fondo, ragionando un attimo sulla situazione psicologica del popolo e sulla migrazione della scienza con la sua figlioletta medicina, la notizia non arriva inaspettata.

Che gli ospedali siano un ricettacolo di ogni patogeno immaginabile è un fatto impossibile da contestare. Io ricordo che nella prima metà degli Anni Settanta partecipai ad un congresso che si teneva a Francoforte, e, in quell’occasione, ascoltai quanto relatori provenienti da tutto il mondo riferivano: gli ospedali sono luridi e, se un ricoverato ne esce non solo guarito dalla malattia per la quale era entrato, ma senza aver riportato qualche infezione, è la dimostrazione dell’esistenza di Dio.

Molti anni dopo, partecipai molto marginalmente ad una piccola ricerca sulla presenza di batteri patogeni negli ospedali, e il risultato fu molto divertente: il tavolo operatorio è una specie di arca di Noè batteriologica.

Un ingenuo non addetto ai lavori penserebbe che la soluzione sia quella di tenere puliti quei luoghi deputati alle cure, cosa, peraltro, del tutto fattibile. E, invece, no: quella sporcizia è una miniera d’oro, con tutto il consumo di farmaci che si porta appresso.

Oggi, forse dovremmo dire finalmente, arriva la notiziona: le conseguenze del lerciume non si contrastano con la pulizia, ma con una magica punturina. Sì: ormai addestrati alla fede cieca per le siringhe, ecco la nuova gravidanza di Big Pharma. Leggete https://www.socialfarma.it/un-vaccino-universale-che-protegge-dai-super-batteri-letali-che-si-annidano-negli-ospedali/ e tirate un sospiro di sollievo. D’ora in poi, sguazzate tranquilli e gioiosi nella sozzura più sordida: è in arrivo la punturina.

La sperimentazione non lascia margine di errore: provata sui topi, si è dimostrata efficacissima. Quando le prove saranno completate sui bachi da seta, le piattole e i lombrichi, arriveranno a pioggia tutte le autorizzazioni necessarie, con timbri, firme, sigilli di ceralacca e concerti di tromboni.