Da antico sportivo, non posso che complimentarmi con l’avversario. Dopo anni di preparazione meticolosamente accurata, dopo aver investito somme ingentissime di denaro, dopo aver comprato le istituzioni che contano, dopo aver corrotto politici, giornalisti, medici e tutta la corte dei miracoli che da lì ha origine, ora costoro sono davvero a un passo dalla meta: il dominio del mondo. Mai era accaduto prima. Nella storia si sono succeduti imperi durati secoli, dittatori certo effimeri ma, di norma, crudeli fino ad esercizi di fantasia difficilmente pensabili. Mai, però, si era arrivati a tanto: possedere l’intero Pianeta, e per sempre. Per sempre perché l’obiettivo vero sono le generazioni che sostituiranno la nostra, e per omnia saecula saeculorum. Per sempre perché, per la prima volta, si è entrati nella fisiologia dell’essere umano fino a distorcerla e fino a comandarla a piacimento. Dunque, non ha più alcun senso parlare di diritti naturali, il primo dei quali è la libertà, e questo, semplicemente, perché la libertà implica una volontà e la capacità di esprimere volontà è stata amputata dalle menti ospitate in corpi sempre più malati. Da padre e da nonno, non posso non interrogarmi su che cosa sia scattato nella mente di quei genitori che offrono i propri figli alla “sperimentazione” di farmaci di cui poco o nulla si sa. Il dovere morale che accomuna in modo naturale tutti gli esseri viventi è la difesa della prole. I corruttori sono arrivati a cancellarlo.
C’è chi, ancora in una fase incompleta della “cura”, mugugna. Spesso lo fa perché non può uscire la sera, non può andare in pizzeria con il solito gruppo di amici, non può andare allo stadio. Sì, certo, quelle sono limitazioni alla libertà, ma è robetta. È robetta e i corruttori, furbescamente, fanno “concessioni”, cioè restituiscono qualche gingillo del tesoro immenso che avevano rubato. E così, gran parte del popolo è soddisfatta e, magari, ringrazia pure commossa come ci mostra la televisione.
C’è ancora qualche seccatura: facendo un passo appena più lungo della già lunghissima gamba, i corruttori pretendono d’imporre il passaporto vaccinale. Poco importa se lo chiamano in altra maniera. I truffatori non scriveranno mai la parola truffa sul contratto con cui vendono la Torre Eiffel. Bene: il garante della privacy ha detto che una mostruosità del genere proprio non si può fare (https://www.gazzettaufficiale.it/atto/serie_generale/caricaDettaglioAtto/originario?atto.dataPubblicazioneGazzetta=2021-05-03&atto.codiceRedazionale=21A02576&elenco30giorni=true&fbclid=IwAR2IYWcwP2vvUqtSP9K7BOu7CD4nb9c4I1ilMyzhPev6NhmdrWhPqezeyX0 ). Basterà, molto sbrigativamente, sopprimere quelle fastidiose garanzie in nome della guerra alla “pandemia” e il gioco sarà fatto.
E la gente che va in piazza? E i medici e il personale sanitario che rifiutano quei prodotti che sono spacciati per vaccini? Beh: ognuno faccia il suo dovere di servo, cominciando dalla cosiddetta informazione che se ne sta zitta.
Tra non molto, il 3 luglio, un gruppo di un migliaio di avvocati e di una decina di migliaia di medici inizierà un processo contro OMS, CDC e Gruppo di Davos (https://dammilamanotidounamano.altervista.org/c-d-c-o-m-s-e-il-gruppo-davos-a-processo-per-crimini-contro-lumanita-ha-inizio-il-3-luglio-2021/). Il capo d’accusa è quella del vecchio processo di Norimberga: crimini contro l’umanità.
A questo punto, chiedo ai miei pur pochi, pazienti lettori di lasciarmi esprimere un parere. Che siamo di fronte al peggior crimine mai perpetrato nella storia mi pare fin troppo evidente. Ma qual è il tribunale competente per un giudizio simile? Se ad essere imputati sono i tre gruppetti che ho menzionato, che ne sarà dei milioni di criminali che hanno dato loro manforte? E ora la parte più difficile: se, come la giustizia umana pretende, si arriverà a una condanna, di che pena si tratterà? Insomma, quale pena è commisurata ad un crimine di una portata simile? Inevitabilmente, milioni di criminali la faranno franca e milioni saranno “perdonati”. E qui io m’interrogo ancora: come può un tribunale perdonare qualcuno che ha commesso un delitto nei confronti di chi con i signori che siedono in toga non ha nulla a che fare? Il perdono è un atto del tutto personale e volontario che non può essere demandato ad altri e su cui nessuno può arrogare diritti se non chi è stato offeso.
Intanto, il gregge gioisca: ora potrà vagare fino alle 23.
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