L'autodafé di Daniele

Il vecchio compagno di liceo Daniele Giovanardi, medico, per tanti anni responsabile del Pronto Soccorso del Policlinico di Modena, e sanzionato dall’Ordine professionale per il suo capriccio di voler fare il medico, accortosi finalmente, sulla via di Damasco, dell’errore in cui era precipitato, ringrazia gli eroi del nostro tempo.

Di seguito, riporto il breve testo che Daniele ha firmato:

“Grazie, grazie e ancora grazie.  Incontro in luoghi pubblici e privati, all’aperto e al chiuso, autentici eroi.  Saputo che l’aumento dell’anidride carbonica nell’atmosfera ucciderà presto tutta l’umanità, sacrificano se stessi trattenendola all’interno del loro sangue. Con una semplice mascherina non solo impediscono il fisiologico e naturale ricambio d’aria ma da veri animalisti favoriscono il mondo dei microbi, virus batteri e funghi che prolificano sulla mascherina inumidita dal loro fiato, ottimo terreno di coltura di germi che continuano a reinspirare nei loro polmoni. Ma ancora più altruisti coinvolgono altre persone aggiustandosi costantemente la mascherina; con le dita contaminate dal loro muco imbrattano qua e là.             

Propongo concessione di medaglia d’oro per la generosità e lo sprezzo del pericolo.”

Daniele non è il primo medico a pentirsi e ad imboccare la retta via. Ponendo mente a quante e quali sono le vie della Provvidenza, c’è chi lo ha fatto spinto dalla paura, chi dalla volontà di quieto vivere, chi dall’attrazione esercitata dai seguaci di Mammona, e chi da vera e propria convinzione dettata da quell’ignoranza che, saggiamente, tanto piaceva alla Lady Bracknell di Oscar Wilde. Nulla di tutto questo per Daniele: lui si è convertito in scienza e coscienza.