Non vi offendete se non vi rispondo. Forse, se vi rispondessi vi offendereste di più.
Ogni giorno continuo a ricevere mail o, peggio ancora, telefonate di persone esterrefatte che mi raccontano con dovizia di particolari le vicende di qualche loro familiare che si è fatto “vaccinare” e poi è morto o sta malissimo o, nella più divertente delle circostanze, è diventato un magnete al quale si attaccano monete, posate e ferramenta assortita. Scusate la franchezza: sono fatti che non mi riguardano.
Ogni giorno continuo a ricevere messaggi disperati di genitori che mi chiedono come fare a non “vaccinare” i figli, o di medici, infermieri, farmacisti e sanitari in genere che chiedono a me come non “vaccinarsi”. A parte la parolina magica “NO”, a parte la palese illegittimità di quella violenza su cui, magari, la magistratura potrebbe dire qualcosa, io non ho consigli. Posso solo domandarmi chi ha eletto i “politici” che fanno il bello (?) e il cattivo tempo. Qualcuno dei miei corrispondenti ha forse votato per “il meno peggio”?
Ogni giorno continuo a ricevere domande su che cosa abbia trovato nelle carni dei “vaccinati”. La risposta è “niente”, visto che non ho mai indagato in quel senso.
Ogni giorno continuo a ricevere domande alle quali ho risposto centinaia di volte. Capisco che leggere i miei libri sia seccante e che iscriversi a Free Health Academy sia costosissimo (quasi mezzo caffè al giorno), ma io più di tanto non posso fare.
Concludendo, io rispondo volentieri, ma solo a patto che si tratti di domande intelligenti alle quali non ho già risposto.
Lo so: sono antipatico, ma mettetevi nei miei panni.
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