Vorrei che fosse chiaro a tutti, anche a quel curioso esemplare di avvocato che mi attaccò semplicemente perché avevo domandato se, in politica, incitare al non voto costituisse o no reato. Evidentemente, per l’illustre giurista porre domande a lui sgradite è cosa illecita. Ma potrebbe anche essere che il quoziente intellettivo del personaggio sia talmente elevato da non consentirgli di perdere tempo a scorgere differenze tra affermare e domandare.
Ora pongo semplicemente una questione dopo aver fatto una premessa.
Sabato scorso, su pressante invito dell’amico Paolo Sensini, mia moglie ed io siamo andati a Cesena, città capoluogo di una delle zone più devastate dalla recente alluvione. Il programma era quello di discutere con la popolazione di ciò che era stato detto, non detto, fatto e non fatto nell’occasione del disastro.
Andiamo, e ci ritroviamo l’enorme Piazza del Popolo pressoché vuota. A relazionare non siamo soltanto noi due, ma personaggi come, tra gli altri, il fisico dell’atmosfera professor Franco Prodi. E parliamo. Parliamo a quattro gatti (cinque con mia moglie che Gatti fa di cognome.) Mi pare del tutto ovvio che l’argomento non interessa se non qualche perdigiorno. Dove sono i romagnoli? Magari sono tutti in fila per vaccinarsi, sperando di non cadere fulminati da qualche morbo a scelta nelle more che precedono la salvifica punturina. Meglio se più di una. Come disse il grande Totò dettando la famosa lettera a Peppino: “Abbondandis in adbondandum!”
Per quanto mi riguarda, sto combattendo con la tentazione di bruciare la mia laurea ultracinquantennale. Sarebbe un fuoco doloroso sì ma purificatore. Tanto studio per poi scoprire come ciò che mi avevano raccontato insegnanti truffaldini fosse falso: il tetano, malattia decisamente rara, si contrae non, come ci si dava diabolicamente a credere, dal bacillo Clostridium tetani, anaerobio obbligato presente nell’intestino di equini, bovini e caprini infetti, e malattia non trasmissibile da persona a persona, ma per decisione insindacabile delle “autorità”. Chi aveva riso della tesi espressa dalla luminare Beatrice Lorenzin secondo cui la trasmissione della bestiolina avviene da nonno a nipote (da parte di madre o di padre?), che cosa dirà ora scoprendo che ci si ammala pure a seguito di un’alluvione? Gogna per chi ha riso, e Nobel subito per i nuovi patologi!
Certo, la credulità popolare, specie se alimentata dalla paura, è un’arma potentissima, e a nulla vale mostrare dati, per inoppugnabili che quelli siano. Ma che cosa significa inoppugnabile se non “non controbattibile”? E se io non posso controbattere perché farlo è vietato, ecco che l’inoppugnabilità svanisce e io ho automaticamente torto.
Continuando, se ad ascoltare noi poveri visionari erano davvero in pochi, ad accogliere la coppia Ursula Gertrud von der Leyen, nata Albrecht – Giorgia Meloni pare ci fosse una vera e propria ressa festante (https://www.la7.it/intanto/video/cesena-regalano-una-piadina-a-ursula-von-der-leyen-in-visita-la-reazione-della-presidente-26-05-2023-487291). Si racconta pure di un’offerta di piadina (tossicologicamente ineccepibile) e del coro (https://www.rainews.it/video/2023/05/alluvione-emilia-romagna-cesena-accoglie-calorosamente-ursula-von-der-leyen-cantando-romagna-mia-1b0da4e9-a0ef-4bd7-95b6-1be69622238d.html) che ha intonato Romagna Mia (valzer in re minore composto da Secondo Casadei nel 1954).
Continuando ancora, argomento raccolta fondi: nessuno ha rivelato come saranno spese le decine di milioni arrivate dalla generosità popolare. Nessuno ha rivelato se serviranno ad acquistare vaccini. Fosse così, saremmo certi che l’ecatombe è scongiurata.
Nessuno ci ha detto se sia lecito porre domande sulla gestione del territorio e dei fondi, spesi o rifiutati che fossero.
Per finire, ecco la mia rispettosissima domanda: tutto ciò risponde a verità o si tratta di imprecisioni diffuse dai mezzi di cosiddetta informazione, e di omissioni dovute alla necessità di dedicarsi a cose più importanti?
Nel caso in cui tutto ciò rispondesse ai fatti, prego i romagnoli di evitare di rivolgersi a me, ma di indirizzarsi alle “autorità”, perché io sono del tutto inadeguato. Se, poi, fare domande è reato, così come è reato fare ricerca scientifica e ricordare ciò che scienza e medicina insegnavano prima della discesa pentecostale della scienzah, si cancelli tutto questo scritto da giudicare blasfemo, e si accetti il mio pentimento. Ho già preventivamente approntato lo shampoo a base di cenere.
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