Ormai diversi anni fa, più di tre lustri sono passati, il ragionier Giuseppe Grillo mi disse che se si desidera il successo è opportuno puntare sui cretini.
Detto da lui, raffinato intenditore di quella categoria di Homo sapiens, c’era da crederci, e mai come ora le sue parole testimoniano del suo pragmatismo.
Ciò premesso, assisto alla raffica di accuse rivolte a Sara Cunial per aver salutato il pubblico di Piazza del Duomo a Milano, accomiatandosene, con le braccia incrociate sul petto.
Chi avesse un minimo di cultura, fardello fastidioso di cui tanto mondo si è sgravato, avrebbe assistito a rappresentazioni teatrali o di opere liriche, al termine delle quali cantanti, soprattutto femmine, e attrici s’inchinavano in quel modo al pubblico plaudente, e ancora lo fanno. Incrociare le braccia significa abbracciare idealmente il pubblico e nient’altro.
Ma ora c’è chi legge dietro a certi gesti il loro “reale significato”. E qui rientra in scena la “filosofia” del ragionier Grillo: incrociare le braccia è un segnale massonico.
In modo irriverente ma oggettivamente incontestabile, a me è sovvenuto subito il fatto che, per fare la pipì, i maschietti devono necessariamente toccarsi i genitali. Chi “sa leggere”, non potrà non concludere che si tratta dell’atto di un maniaco sessuale.
A parte ciò, mi sono tornate in mente le centinaia, probabilmente molte migliaia, di rappresentazioni della Madonna che ripeteva esattamente il gesto di Sara Cunial. Chi non ha frequentazioni artistiche può rivolgersi ad Internet.
C’è poco da fare: i fatti sono fatti: la Madonna è indisputabilmente collusa con la Massoneria.
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