Non si sottovalutino i giornalisti sportivi.
Di solito, direi sempre, chi legge i loro articoli è qualcuno che è appassionato alla materia e, non di rado, ha assistito all’avvenimento oggetto del testo. Quindi, il giornalista sportivo non può permettersi di mentire sui fatti.
Non so se l’Italia costituisca un’eccezione, ma credo che pochi o nessun paese al mondo vantino quattro quotidiani sportivi, il che significa che esiste un bacino di lettori tale da giustificare la loro presenza contemporanea, con La Gazzetta dello Sport (di proprietà RCS MediaGroup S.p.A.) ad occupare il ruolo di chi gode di maggior prestigio.
Io non conosco il direttore di quel giornale né ho idea di quali siano i criteri di scelta per i collaboratori, ma mi capita di leggere qualcosa che con lo sport proprio non ci azzecca. Se mi lasciassi consigliare dall’apparenza, direi che si tratta di un testo che, forse, avrebbe imbarazzato anche i giornaletti di italico regime degli Anni Trenta: Jannik Sinner, tennista tra i più forti a livello mondiale e ragazzo che difficilmente non si desidererebbe avere come figlio, viene insultato nella maniera più becera per non essere, a dire dell’autore, completamente italiano. Poi, si continua con una raffica di idiozie d’interesse psichiatrico. Insomma, essere originari della Val Pusteria (crucchi, mangiatori di crauti!) è una vergogna, e noi, che italiani siamo davvero, dobbiamo relegare questi paria all’oblio. E, già che ci siamo rimboccati le maniche, saponifichiamo tutti i negri che fanno parte delle varie nazionali sportive del Tricolore. Perché non riprendere l’esempio luminoso dei certificati di appartenenza alla razza ariana, sostituendoli con uno d’italianità?
Autore del pistolotto è un tale a me totalmente sconosciuto e su cui sospendo ogni giudizio. Di certo, dovessi basarmi solo su quanto scrive, direi che la sua mente è turbata, che la sua cultura è sottozero e che la sua conoscenza dello sport è inesistente. Che cosa ci faccia alla Gazzetta resta da illustrare.
Intanto, in assenza di scuse da parte del giornale, vedo che né Sinner né il suo entourage hanno risposto, il che fa loro onore: certi personaggi vanno considerati per quello che dimostrano di essere e con loro non si perde tempo.
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