Il dito tagliato
Evidentemente non siamo arrivati al punto di rottura. Anzi, mi domando se quel punto esista, stante il fatto che ogni giorno che passa la corda si tende e le catene si stringono di più senza che si alzi più di un dito timidissimo di qualcuno che non è contento, ma anche senza che quel dito venga tranciato non solo con il benestare, ma con gli applausi commossi di miliardi di vittime trasformate chi in cavie consenzienti e chi in spietati kapò.
In Puglia imperversa un personaggio, tale Michele Emiliano, “democraticamente” voluto dalla maggioranza dei pugliesi. Secondo il quotidiano La Verità di oggi 31 maggio 2024, prima pagina, “La Puglia nega il diritto allo studio a chi non ha fatto la quarta dose.”
Da semplice cittadino, mi pare che una mostruosità simile strida non solo con la legge, Costituzione abbondantemente compresa, ma con il diritto naturale che fa dell’uomo un Uomo. Insomma, con la dignità. Sempre da semplice cittadino e sfidando le bizzarre interpretazioni di un avvocato che già ha fatto bella mostra della sua integrità morale, mi pare che qualche ramoscello della Magistratura dovrebbe interessarsi della cosa. Se non è così, mi si illustri quale è la funzione di quella benemerita istituzione.
Naturalmente, non ci si ferma a pinzillacchere da cortile come quella che vede protagonista l’ex magistrato Emiliano (sì, è stato un magistrato!), ma ci si allarga in Europa, dove la tale signora Ursula Gertrud Albrecht, coniugata von der Leyen, ci sta graziosamente avvertendo che, anche se una parte della popolazione non mostra segni di apprezzamento, si stanno preparando riesumazioni delle follie di un recente passato. Quindi, si sia pronti agli arresti domiciliari generalizzati, alle iniezioni di prodotti di composizione ignota di cui è vietata l’analisi e i cui termini contrattuali di acquisto sono segreti, alle grottesche mascherate, al cosiddetto “distanziamento sociale”, all’ennesima spallata ad un’economia mondiale già in dissoluzione, alla censura feroce su qualunque virgola metta a rischio il regime, e, insomma, a tutto il canovaccio che ha portato a ciò che non è possibile non constatare.
Nel frattempo, nel nostro piccolo, l’Ordine dei medici, che nessuno pensa di abolire come sarebbe civile fare, partorisce l’ennesimo mostriciattolo: la radiazione definitiva del dottor Roberto Petrella. Che cosa ha fatto quel delinquente certificato? Si è permesso di avanzare critiche, peraltro documentate, riguardanti il ricco vaccino anti-HPV e, come se non bastasse, di curare, per di più, spudoratamente, con successo, donne affette da displasia del collo dell’utero. È evidente a tutti che un medico simile, una persona che, laureata in Medicina, pretende di lavorare come Ippocrate raccomandava: in scienza e coscienza, per l’interesse esclusivo del paziente, deve essere allontanata per sempre. Si pensi a che cosa porterebbe se l’esempio che il dottor Petrella dà si diffondesse: sarebbe una scossa pericolosissima, potenzialmente mortale, alla giostra che ruota intorno ad un business colossale e, cosa molto più importante, al piano, per ora quanto mai promettente, per diminuire la popolazione mondiale, dichiaratamente destinata ad essere ridotta a molto meno della metà, trasformata in una mandria di animali da reddito decerebrati. Insomma: crucifige!
A latere, dedicandola agli amici pugliesi, pubblico il grafico relativo alla mortalità in eccesso a Cipro legata alle iniezioni di “vaccino” COVID: dati del governo di Nicosia.
Autore
Stefano Montanari