Il microscopio truffatore

“Vogliono analizzare i vaccini al microscopio, ma il microscopio travisa tutto.”

A volte le illuminazioni arrivano improvvise e, addirittura, per tramite di qualcuno che si definirebbe insospettabile.

La mattina io mi alzo presto, e inizio la giornata con una passeggiata lungo una pista ciclabile e pedonale. Siamo in piena campagna e, a quell’ora, gl’incontri sono una rarità.

Mi capita quasi ogni giorno, però, d’incrociare una signora accuratamente protetta da una maschera (art. 85 TULPS) che parla in continuazione, facendolo ad un volume da attrice di teatro, tanto che le sue parole possono essere intese chiaramente a qualche centinaio di metri di distanza anche da me, diagnosticato sordo da mia moglie.

La signora mascherata si trascina appresso un individuo di cui non ho mai sentito la voce, ma di cui ho sempre scorto l’espressione rassegnata, stante il fatto che lui la maschera non la porta.

Questo il contesto in cui ho ascoltato, ovviamente dalla signora, la frase che ho riportato all’esordio.

Folgorato, in un attimo mi sono passati davanti agli occhi non solo i decenni spesi a decifrare le immagini di microscopia elettronica che mia moglie ricava a ripetizione, ma i secoli sprecati da chissà quanti ricercatori e perfino scienziati. Che cosa abbiamo visto?

Già: il microscopio travisa ogni cosa. Noi dobbiamo dare ascolto alla scienza, quella scienza che ha volonterosi portavoce come il mai abbastanza compianto P. Angela, come A. Cecchi Paone, S. Lucarelli, M. Bassetti, R. Burioni, e tanti altri eroi dell’umanità, magari comprendendo chi è ingiustamente dimenticato come P.L. Lopalco, colui che ci svelò come i neonati si offrano volontari per sperimentare i vaccini.

Nella sua paterna saggezza, il Grande Fratello, quell'essere inconoscibile che ci solleva dall’onere di pensare, fa espresso divieto di sbirciare impudicamente nel salvifico “vaccino”, proteggendone l’intimità grazie al provvidenziale segreto militare, primo esempio nella storia dell’umanità di farmaco-armamento.

E, allora, grazie alla misteriosa passeggiatrice mascherata.