Una raccomandazione: prima di leggere https://www.ansa.it/canale_saluteebenessere/notizie/sanita/2022/05/19/vaiolo-scimmie-infetta-uomo-ma-di-solito-lieve_fc7bab78-363f-4a58-a0f8-cd896cd1c266.html assumete una dose di ansiolitici. Magari doppia.
Sì, perché quello che leggerete è angosciante.
Già stiamo vedendo, e lo vediamo tutti, passanti (senza mascherina) che si accasciano al suolo, colpiti da questo morbo terribile che si sta diffondendo con una rapidità inusitata. E se capitasse a noi? “A chi la tocca, la tocca,” fece dire Manzoni a Tonio, appestato, ne I Promessi Sposi. Gorilla, scimpanzè, macachi, bertucce e oranghi, e ora pare anche i cercopitechi, noti anti-vax, sono gli untori spietati che si aggirano per città e contrade diffondendo il male: il vaiolo delle scimmie. I carri dei monatti non ce la fanno più a sostenere il sovraccarico di lavoro. I TG stanno rovistando affannosamente nei videogiochi per informare gli spettatori. In mancanza d’altro, il film King Kong può servire. Lo scoop è stato trasmettere Il Pianeta delle Scimmie come servizio esclusivo girato a Gallarate.
Che fare?
Per prima cosa, chiudersi in casa e interrompere le carnalità con le scimmie. Poi, tre mascherine, mutande di cemento armato, elmetto con il chiodo, occhiali da saldatore, paracadute, e salvagente, meglio se con l’ochetta davanti. I dissenzienti siano catturati e intubati nei reparti ospedalieri che si stanno aprendo, chiudendo le cardiologie notoriamente inutili, allestendo anche tendoni d’emergenza quando i letti a castello dei ricoverati ospiteranno più infermi di quanto possano reggere senza sfondarsi. Contemporaneamente, dare finalmente ascolto ai saggi un tempo catodici e oggi al plasma: vaccinarsi! Alla condannabile domanda se esista un vaccino contro quella terribile malattia che potrebbe trascinarsi anche per un paio di settimane (Dio ce ne scampi!), la risposta è il sorriso paterno accompagnato da: “Ma occorre vaccinarsi per tutte le malattie!”
Un medico che un eroico delatore ha denunciato per averlo sentito sussurrare: “Ma...” è stato sospeso. Per sicurezza, sospeso anche per gli alluci e rinchiuso nelle segrete di un castello di cui s’ignora l’ubicazione.
Ne usciremo? Certo. Ma solo se ci vaccineremo tutti a cadenze settimanali.
E poi? E poi è in arrivo la più terribile pandemia dai tempi della peste di Atene: la foruncolosi dei millepiedi.
L’unica speranza è che Big Pharma appronti un vaccino senza por tempo in mezzo, vaccino che, per quanto riguarda il nostro paese, speriamo di poter acquistare in almeno un miliardo di dosi. Money is no object. Intanto, vacciniamoci tutti. Non importa contro quale/i malattia/e: l’importante è mostrare la buona volontà, in cambio della quale arriverà la tessera del bravo cittadino, corredata da anello da appendere al naso, pur se nascosto dalle tre mascherine. Con quella potremo godere di privilegi quali il poter acquistare nespole senza limitazioni, prendere l’autobus fino a tre fermate, e respirare a titolo completamente gratuito. Un partito d’opposizione vorrebbe spingersi a liberalizzare il noleggio delle quadrighe, previamente sanificate, ma solo per chi presenta la tessera e, controllato via braccialetto elettronico, s’impegna a non allontanarsi da casa oltre i cinquecento piedi. Non abusiamone, però! Vedi mai che l’alopecia degli stegosauri non ci salti addosso.
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