La tonnara

Il mondo è in rapida trasformazione, e la tonnara pare essere il modello al quale ispirarsi.

L’Italia, ansiosa di essere la prima della classe, primeggia.

In quell’ansia i nostri “politici” sono impegnati al massimo delle loro capacità, come abbiamo sentito dall’esternazione del tale Letta, un’esternazione applaudita entusiasticamente da un pubblico su cui la decenza mi vieta di esprimermi (https://www.freehealthacademy.com/blog/impfung-macht-frei). In quell’ansia occorre spararle sempre più grosse, nella speranza che, a tempo debito, il padrone mostri riconoscenza. Con quell’ansia, però, si rischia di sprofondare in una situazione addirittura peggiore di quella in cui ci troviamo ora, e la situazione potrebbe rivelarsi molto difficilmente reversibile. È questo ciò al quale si punta?

Giusto per fare un esempio, l’assistenza medica sta diventando sempre più scadente a furia di sospensioni e radiazioni di medici ed infermieri. Con la mattanza in corso, il personale scarseggia, e chi è rimasto non regge il ritmo al quale è costretto. Ad accrescere le conseguenze della situazione, ci stanno le dichiarazioni di personaggi abbigliati carnevalescamente da politici, da costituzionalisti, da medici, e da tuttologi televisivi secondo cui chi non si conforma ai diktat non ha diritto a ciò che ha pagato. A questo proposito penso che anche uno studente del primo anno di giurisprudenza potrebbe dire qualcosa.

Ora, proviamo ad estremizzare la situazione. Nessuno si rende più disponibile a farsi iniettare il liquido sperimentale, con la conseguenza di non avere più medici, infermieri, farmacisti, pompieri, poliziotti, autisti di autobus, macchinisti di treno, postini, commessi... In un giorno l’Italia entra nella paralisi. E allora?

A questo punto, i tonnarotti possono solo puntare sulla condiscendenza dei tonni a farsi arpionare.