La tosse

La verità è come la tosse: puoi tentare di sopprimerla per un po’, ma, poi, la Natura è più forte di te, e il botto salta fuori.

Anni fa, quando si era al primo atto della farsa pandemica, io dissi per primo che l’intruglio chiamato “vaccino” avrebbe provocato guai, ivi compresa la trombosi. Anzi, fui piuttosto specifico illustrando come le migliaia di chilometri di microvasi deputati a portare ossigeno ad ogni cellula sarebbero stati occlusi dai piccoli trombi con tutte le più che ovvie conseguenze del caso.

Senza che ci si possa sorprendere e senza por tempo in mezzo, si levò un concerto di tromboni ad accompagnare i coristi della risata. “Bisogna fidarsi della scienza!” pontificò il coro, dove per scienza s’intende una collezione di idiozie che, un tempo, avrebbero giustificato bocciature su cui anche il TAR avrebbe taciuto.

Oggi Davide Zedda c’informa a mezzo Telegram che una TV chiamata TC News ha intervistato la dott.ssa Sophie Testa, direttrice dell’UNITA’ OPERATIVA LABORATORIO ANALISI CHIMICO CLINICHE E MICROBIOLOGICHE-CENTRO EMOSTASI E TROMBOSI di Cremona. La dottoressa comunica che esiste una “nuova malattia” che insorge dopo la “vaccinazione”: la trombosi. E aggiunge che questa ha caratteristiche diverse dalla trombosi conosciuta correntemente.

Oh, meraviglia!

Prescindendo dal fatto che ciò che viene detto ora è indietro di qualche altro particolare rivelato dal nostro laboratorio anni fa, metto in chiaro una cosa: a me della primogenitura non importa un fico secco.

Ciò che m’importa, invece, è sottolineare come quei prodotti gabellati per vaccini dei vaccini non abbiano le caratteristiche e che, comunque, non siano affatto sperimentali come i biechi no-vax sostengono. Questo per il semplice fatto che la loro sperimentazione secondo le regole non è mai iniziata. Ma qui occorrerebbe avere qualche nozione di tecnica farmaceutica, e mica si può pretendere che chi parla e finanche strepita conosca almeno i rudimenti della materia. In fondo, uno vale uno. Questo a meno che non conosca la materia e non abbia interessi non propriamente scientifici. Allora vale zero.

M’importa anche sottolineare come non saprei dire quanti medici siano stati vilipesi e radiati per aver affermato ciò che io dissi. Questi erano i medici veri, uomini che nulla hanno a che spartire con gli “ominicchi” che hanno vigliaccamente rinnegato quella che dovrebbe essere una missione.

E adesso?

Adesso, dopo i colpi di tosse, per troppo pochi che ancora siano, se vivessimo in un mondo dove la dignità avesse ancora diritto di cittadinanza, cancelleremmo immediatamente gli ultimi anni di orrori assortiti, reintegreremmo i medici che meritano di essere classificati come tali e ci riapproprieremmo della scienza bestemmiata da una masnada di criminali. Nel contempo, se avessimo una magistratura, più di qualcuno dovrebbe rendere conto del suo operato.

A margine, a beneficio dell’avvocato imbecille, chiarisco che io non pretendo alcuna condanna a carico dei potenziali imputati. Credo, però, di poter pretendere un GIUSTO processo.