Io sapevo che si può nominare pro tempore un presidente del Consiglio anche se il nominato non ha alcuna funzione in parlamento. Sapevo che costui può essere chiamato in situazioni di assoluta emergenza perché ritenuto capace di risolverla o, quanto meno, di dare una mano sostanziosa. Comunque sia, quella poltrona deve essere liberata in tempi brevi. Sapevo pure che un governo dichiarato decaduto può occuparsi solo degli affari correnti e null’altro, in attesa delle elezioni.
Invece…
Ma torniamo indietro un passo e facciamo una considerazione basata su quanto sta accadendo. L’Italia è un paese opulento e generoso. Qualche milione di nostri connazionali forse faticherebbe a riconoscere come sostenibile l’assunto, ma i fatti sono incontestabili. Sorvolando su quella noia che è la Costituzione, noi regaliamo armi per una guerra con cui non abbiamo nulla a che fare se si eccettua, chissà, il timore di perdere l’amicizia con un grande statista che fino a poco tempo fa allietava il suo popolo esibendosi al pianoforte non con le fin troppo scontate dita, ma con una parte del corpo fisiologicamente dedicata alla riproduzione e all’eliminazione di un liquido di scarto.
Noi, italiani straripanti ricchezza, in "ordinaria amministrazione" abbiamo acquistato i banchi scolastici a rotelle che tanto bene hanno fatto anche solo accatastati chissà dove.
Noi, italiani straripanti ricchezza, in "ordinaria amministrazione" abbiamo acquistato milioni di dosi di un prodotto farmaceutico privo di qualunque sperimentazione e di cui ignoriamo gli effetti, saggiamente imponendone l’obbligo di somministrazione. E qui, per favore, non annoiatemi con la Costituzione. Se milioni di fiale sono scaduti e altri milioni sono finiti in discariche qua e là nel cosiddetto Terzo Mondo, è cosa che non può riguardarci.
Ora il nostro presidente del Consiglio, quello che tanto bene ha fatto non solo a noi ma ai greci, quello che in un paese non alla nostra altezza sarebbe destinato a funzioni molto diverse da quelle che, grazie al Cielo, ci offre, regala, sempre in "ordinaria amministrazione" 100 milioni di Euro all’associazione di quel sant’uomo che è il signor William Henry Gates III, Bill per noi che lo veneriamo (https://blog.ilgiornale.it/locati/2022/08/19/il-governo-dimissionario-regala-100-milioni-a-bill-gates/.) Che i 100 milioni non appartengano al donatore è cosa irrilevante. Il nostro beneamato presidente del Consiglio rappresenta tutti noi.
Di fronte ad una generosità che surclassa quella, in fondo ben modesta, di San Martino, i fastidiosi lamenti di chi vorrebbe egoisticamente che i denari spremuti con le tasse fossero spesi altrimenti, di chi ha perso la salute dopo qualche salvifica punturina, e di chi ha perso il lavoro per salvaguardare la salute di tutti devono assolutamente essere tacitati. Anzi: come atto mirato al bene comune, siano tutti arrestati e condannati a pene esemplari. Non a fare da cavie, perché quella è già in esecuzione.
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