Ricevo dall’amico Adolfo Di Bella, figlio del mio irraggiungibile maestro Luigi, un articolo che mi pare degno dei minuti che richiede la sua lettura, una lettura più godibile se accompagnata dalla visione del video contenuto nel testo (https://www.dibellainsieme.org/2023/03/14/zibaldino-nuova-sezione). Il catalogo è incompleto perché, purtroppo, tra i tanti altri numeri da divertente avanspettacolo di periferia che ci sono stati offerti forse anche gratuitamente, manca l’esibizione dell’attempata ragazzotta libera dai gravami della cultura e di una morale ormai fortunatamente superata la quale afferma verbatim: "Madonna come vorrei un virus che ti mangia gli organi in dieci minuti riducendoti a una poltiglia verdastra che sta in un bicchiere per vedere quanti inflessibili no-vax restano al mondo." C’è uno psichiatra in sala? Un magistrato?
Chi siano i personaggi rappresentati nella breve rassegna, di chi siano i portavoce in veste di odiatori, quale sia la loro levatura culturale, intellettuale e morale sono argomenti di cui mi pare inutile anche solo una breve trattazione. Discutere e commentare le stravaganze scientifiche e mediche di cui quelli si sono resi bislacchi protagonisti equivale a perdere tempo. La stessa cosa si può a buon diritto affermare quando si volesse affrontare il tema delle illegalità e dell’odio. Il fatto che alcuni di loro siano medici potrebbe destare qualche preoccupazione. Che giornali sovvenzionati dal popolo e televisioni pubbliche ospitino esemplari di primati parzialmente glabri e senza coda di questa fatta potrebbe essere seccante.
Io vorrei aggiungere un punto che mi pare importante. Grotteschi che sono, i mascheroni carnevaleschi in passerella sono molto vistosi e, tutto sommato, sono relativamente pochi. Quindi, sono facilmente individuabili, valutabili e isolabili. Insomma, come l’AIDS, se li conosci, li eviti. Magari ti fai pure due risate. Ciò che m’impensierisce non sono loro: sono le centinaia di migliaia di volontari che costituiscono l’esercito di cui i carnefici si valgono: un esercito efficiente, gratuito e spendibile nutrito con un mangime di odio e di fandonie che anche solo pochi anni fa nessuno avrebbe avuto la faccia tosta di proferire a pena, quanto meno, del pernacchio napoletano del cui recupero abbiamo tanto bisogno. Il fatto, poi, che a condividere di fatto le loro posizioni ci siano pure funzionari pubblici e magistrati appesantisce la situazione.
Quis custodiet ipsos custodes?
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