Una delle cose che ho imparato vivendo senza volerlo su questo poco nobile pianeta è che si può imparare da chiunque. È così che ho imparato anche dal ragionier Giuseppe Grillo, osservandone i comportamenti ed ascoltandone le esternazioni, la più imperitura nella mia memoria delle quali era quella che ammoniva: “Se vuoi avere successo, punta sui cretini,” pensiero ricavato, probabilmente, dalla sua esperienza personale. Ammetto di aver sempre provato ribrezzo per quell’insegnamento, ma è così, fedeli a quel precetto, che si comportano i nostri nuovi padroni.
Stamattina, reduce da una giornata dove ho ascoltato filosofi e magistrati esibirsi, qualcuno spericolatamente, su argomenti in parte a loro ignoti e, in parte, malintesi, mi sono svegliato in un albergo dove, contrariamente alle mie abitudini, ho lasciato voce alla televisione.
Tra le enormità che ormai fanno parte integrante del modo di pensare (?) e, di conseguenza, di vivere (?) degli abitanti del Pianeta, la più buffa e, in qualche modo, allarmante è stata la comunicazione regalata al popolo relativamente al morbo che ormai si approssima ai due anni di flagello. Secondo il testo che la poveretta recitava con tono trionfale, in qualche modo simile a quello di chi viene ad annunciare che è tutto è pronto per la colonscopia, nella nostra felice penisola sono appena state somministrate cento milioni (!) di dosi di “vaccino”. Con tutto questo, l’infermiera televisiva informava i teledipendenti che il contagio è in aumento.
A questo punto, chiunque sia dotato di un minimo di raziocinio, e più ancora chi abbia esperienza di ricerca, qualunque ne sia il tema, non può non capire immediatamente che quelle somministrazioni reiterate sono l’attestazione incontestabile del fallimento. Quindi, si abbandoni senza por tempo in mezzo la strategia. Invece… Ma perché perdere tempo a continuare? “Se vuoi avere successo, punta sui cretini.”
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