Senza tirare in ballo Cesare Lombroso ma, molto banalmente, il direttore di un giornale un tempo prestigioso che sta precipitando a livelli sconsolanti, e qualche magistrato che abbia voglia di fare il mestiere per cui i contribuenti lo pagano, invito chi ha stomaco per farlo a leggere le esternazioni di tale Cazzullo.
Il sunto si può leggere andando a https://www.affaritaliani.it/politica/cortei-novax-cazzullo-sul-corrierespera-nel-pestaggio-della-polizia-a-cavallo-758526.html, ed è qui che un amico mi ha segnalato l’evento.
Ammetto la mia ignoranza: io quel signore non l’avevo mai sentito nominare, non ho idea di quale sia il suo livello d’istruzione, quale il suo quoziente intellettivo, né ho idea di che cosa abbia capito di concetti quali democrazia, legalità, scientificità, e, in generale, non ho idea di che cosa abbia capito della vita. Non perdo tempo ad indagare: non ne vale la pena. E nemmeno perdo tempo con il giornaletto che gli passa uno stipendio: se pubblica bassezze del genere, deve valere davvero poco.
Non posso, però, esimermi dall’interrogarmi una volta di più sulla distorsione delle menti operate sul popolo e, segnatamente, sulla sua moralità. Esternazioni come quella del tale Cazzullo vanno a corroborare il coro degli evirati cantori che da tempo, sotto gli occhi di una magistratura a dir poco distratta, incita alla più bieca violenza, e lo fa con grande successo. I sentimenti più infami che avvelenano le anime, quelli che covano da sempre senza che chi, sfortunatamente, da condannato all’infelicità, li ospita abbia la sfrontatezza di esternare, diventano un pregio da applaudire, da imitare e da premiare.
E, allora, non resta che prenderne atto: siamo tutti in pericolo. Siamo tutti indifesi.
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