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Sono con voi!

il blog di stefano Aug 30, 2024

Senza entrare in particolari, io ho passato oltre 40 anni della mia vita negli ospedali dove assistevo i chirurghi e i medici interventisti quando si cimentavano in tecniche per loro nuove. Come è ovvio, in tutti quegli anni mi sono imbattuto in esseri umani colpiti da malattie a volte gravissime (“ma perché proprio a me?”) e ho partecipato alla loro angoscia, al loro dolore, a tante sfaccettature di disperazione.

D’improvviso, ci si trova nella condizione di quella che nel pugilato si chiama manifesta inferiorità, contro un nemico incomparabilmente più forte con cui non si “ragiona”, e che ignora la pietà.

In tutti quegli anni io sono stato sempre dalla loro parte, senza condizioni, senza curarmi delle loro filosofie o della loro levatura morale. Quando, raramente, mi sono trovato accanto a un delinquente abituale, il mio atteggiamento è rimasto lo stesso.

Ora, da qualche anno, il mondo è stato trasformato in uno sconfinato campo di sterminio dove chi comanda se ne sta accuratamente nascosto, dove milioni di criminali, chi più e chi meno cosciente di esserlo, prestano la loro assistenza allo sterminio (non solo programmato, ma “onestamente” dichiarato), dove le vittime possono essere dei kapò o, sbrigativamente, triviale carne da macello.

Lasciando da un canto i cosiddetti “politici” e quei grottescamente bislacchi mascheroni senza cultura e senza morale che si ve(n)dono in TV, i più patetici sono i capi di bestiame sacrificale, vittime di chi, vigliaccamente, approfitta della loro ignoranza e della loro credulità.

Tra loro hanno sfilato personaggi popolari spesso amati dal popolo italico come, ad esempio, Gigi Riva, impossibile da non ammirare come calciatore. Ora è il turno di un tale che, lo ammetto, per quello che possa mai interessare, non ha mai riscosso la mia simpatia. Si tratta di un signore che ha esercitato l’onorevolissima professione di fotografo e, in una società di animali bizzarri come è quella dell’Homo sapiens, la notorietà che gli è derivata lo ha convinto di essere in diritto di esprimersi su argomenti a lui del tutto ignoti. Niente di nuovo: chi ha la pazienza e lo stomaco di dedicare qualche minuto ai “politici” o a una folla di “medici” di regime, quelli dello “scudo penale”, ne ha sicuramente contezza.

Nel gennaio del 2021, questo tale Oliviero Toscani si esibì in una trasmissione radiofonica su cui non credo valga la pena esprimere giudizi: “I no vax sono trogloditi e uomini delle caverne. Il vaccino contro il Covid è la cosa più civile del mondo. Deve essere obbligatorio come quando alle elementari era obbligatorio quello contro il vaiolo. Chi non vuole farlo è un cretino e un incosciente, bisogna farlo per educazione verso se stesso e gli altri”. Così il fotografo Oliviero Toscani a La Zanzara su Radio 24. “La gente deve fare il vaccino – aggiunge Toscani – come deve pagare le tasse. Se non lo fai sei un delinquente. Chi non lo vuole fare è un delinquente”. E poi continua con una serie di affermazioni che dovrebbero essere di pertinenza psichiatrica. (https://infosannio.com/2021/01/28/oliviero-toscani-i-no-vax-sono-trogloditi-e-uomini-delle-caverne/)

Ora quel signore non è in buone condizioni di salute, e per la sua malattia non esistono terapie. Le “vaccinazioni”? Suvvia: non c’è correlazione!

La sorte di una folla di personaggi parimente ignoranti, parimenti arroganti, parimente violenti è la stessa di questo poveretto. Li disprezzo? Razionalmente sì, ma umanamente sono con loro.

Quei miseri esemplari di Homo sapiens, il più stupido e il più dannoso tra tutti i primati, sono pericolosi. Presso chi ha gioiosamente rinunciato alla propria dignità intellettuale, i soggetti ormai più comuni tra gl’inquilini del Pianeta, la notorietà è sinonimo di autorevolezza. È così che si vendono terni al lotto, che si ottengono poltrone, che si spacciano prodotti farlocchi, che si fanno passare leggi del tutto fuori dalla legalità oltre che dal diritto naturale…

Sono pericolosi, ma non è affatto inconsueto che, per una sorta d’ironia beffarda del destino, le loro convinzioni gli si ritorcano contro e, dunque, diventino una delle non raramente numerose loro vittime: “‘ndo cojo, cojo” si dice da qualche parte. È per questo che, per me, questi odiosi personaggi sono esattamente come i poveretti che mi guardavano spauriti sul letto operatorio mentre venivano distrattamente spennellati di un liquido marrone in attesa del bisturi.

Forza, imbecilli: sono con voi!

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