Presso molti animali che vivono in comunità esiste il cosiddetto maschio dominante. Raramente, ma non del tutto eccezionalmente, a dominare il branco può essere una femmina.
L’Homo sapiens, zoologicamente un primate quasi del tutto glabro e senza coda non è dissimile dai suoi colleghi inquilini del Pianeta, e i dominanti, maschi o femmine che siano, fanno parte della sua etologia.
Mentre tra gli animali (e qui, per comodità, fingiamo di essere entità superiori) chi domina è generalmente più forte del resto del gruppo dal punto di vista fisico, noi prediligiamo altro. La storia testimonia come ad impadronirsi della supremazia siano stati spesso individui violenti e non di rado crudeli, a volte affetti da vere e proprie patologie psichiatriche. Giusto a titolo di esempio, forse qualcuno tra i pochissimi che mi leggono ricorderà un tale Bokassa (in lingua bantù “figlio del macellaio”), autoproclamatosi imperatore dell’“Impero Centrafricano” il quale, a quanto circola, era ghiotto di carne umana servita in tavola.
Noi?
Beh, noi oggi abbiamo fatto tanti progressi.
Il primo fra tutti i progressi è stato quello di rottamare tutte le conoscenze scientifiche diventate ciarpame ingombrante per ciò che conta davvero: soldi e potere. Non per niente, abbiamo fatto sparire migliaia di libri e impediamo la pubblicazione di articoli imbarazzanti.
Chi ha qualche conoscenza di chimica e di fisica non può ignorare la stravaganza dei cosiddetti “termovalorizzatori”, impianti il cui nome da solo suscita ilarità fra chi ha studiato. Né può ignorare la stramberia dei filtri antiparticolato obbligatori sui motori a gasolio, strumenti che moltiplicano l’inquinamento atmosferico, come risulta da prove che effettuammo direttamente nel nostro laboratorio.
E, a proposito d’inquinamento, basti considerare quello indotto dal limite di velocità dei 30 km/h (https://www.rainews.it/articoli/2024/07/secondo-uno-studio-del-mit-a-milano-il-limite-dei-30-kmh-provoca-piu-inquinamento-d9eb5ab5-8b25-4155-bdad-09441840184f.html) o dalla raccolta porta a porta dei rifiuti, pratica in cui quotidianamente un camion si ferma ogni pochi metri restando a motore acceso per consentire il carico del sacchetto di rifiuti.
Naturalmente potrei continuare per diverse pagine, magari inserendo le centrali chiamate “a biomasse” e altre bizzarrie simili etichettate come “progresso”, ma, per pietà verso chi mi legge, mi fermo qui. Non senza, però, ricordare la manifestazione patologica di massa relativa alla cosiddetta “pandemia”.
Un salottino di psicotici decise che una normalissima influenza, non importa come originata, diventasse pandemia a livello planetario, e, per questa terribile calamità, occorresse fare pulizia. Come? Nell’unica maniera possibile: come si fa con i disinfettanti, vale a dire sterminando i patogeni dove, nell’occasione, i patogeni siamo noi.
E, allora, ecco l’ineffabile lockdown, le grottesche mascherine, peraltro vietate dalla legge (art. 85 TULPS), gli altrettanto grotteschi guanti, le mortificanti bottigliette di disinfettanti per le mani, e gl’intrugli illegali (ma legalizzati, il che non è la stessa cosa) da iniettare obbligatoriamente a chi deve essere tolto di mezzo. A questi si aggiungono la “monelleria” dei signori medici che pretendono e ottengono lo “scudo penale” per eseguire gli ordini, gli show di “giornalisti” certo non gravati da cultura fosse anche solo in traccia, e le esibizioni di personaggi “politici” (la politica è la conduzione virtuosa della cosa pubblica e non altro) di personaggi come tale Mario Draghi o tale Beatrice Lorenzin, esemplari su cui non m’intrattengo perché, se lo facessi, cadrei nel reato di lesa maestà, inesistente per la legge, ma di fatto in pieno vigore. Aggiungo solo che, forse a sorpresa, il senatore Claudio Borghi ha avanzato la proposta di abolire l’obbligatorietà delle vaccinazioni. Senza che ci si possa sorprendere, però, molti deii suoi stessi compagni di partito sono restati scandalizzati.
Ora, forse è bene chiarire che la legge è cristallina in proposito: obbligare a sottostare ad un trattamento medico è illegale. Ma, a parte ciò, sarebbe opportuno che i nostri “politici” rinunciassero per un attimo alla loro ignoranza e alla loro superstizione (non ho nominato interessi o altre condizioni, perché nessuno è più onesto dei “politici”), e consultassero i dati messi a disposizione dagli enti di statistica inglese e statunitense da oltre 120 anni. Capisco che per leggere un grafico, sia pure semplicissimo, occorrerebbe aver frequentato con successo le scuole medie inferiori, ma, se quei tali si facessero accompagnare da un insegnante d’appoggio, vedrebbero come (stupore!) nessun vaccino ha mai avuto la minima utilità. I dati sono di una evidenza indiscutibile. Se, poi, si volesse esagerare, si potrebbero consultare i 28 comunicati del Ministero della salute che, a partire dal 2015, riportano i casi verificati a livello mondiale di poliomielite “di origine vaccinale”. E che dire della legge 210/92 https://www.salute.gov.it/portale/indennizzo/dettaglioContenutiIndennizzo.jsp?lingua=italiano&id=921&area=indennizzo&menu=vuoto ?
Lo so: pretendo troppo: l’Homo sapiens di successo è necessariamente un cretino.