Un giorno qualcuno si chiederà...

Forse qualcuno ricorda quando un tale Mario Draghi, presidente del Consiglio forte di zero voti popolari, affermò dall’alto della sua poltrona che chi non si “vaccina” è destinato a morire ma, nel frattempo, contagia il prossimo di quel morbo esiziale chiamato popolarmente per consensus gentium Covid 19.

Pervasi dal buonismo, riprendendo un appello ironico del compianto avvocato Peppino Prisco a proposito di un calciatore implicato in una vicenda di passaporti e altri documenti falsi, diremo che Draghi non va condannato, semplicemente “per non avere compreso il fatto.” Ma, prima di assolverlo, come i magistrati sanno, è necessario passare attraverso un regolare processo. Ora mi si perdoni la parentesi: a beneficio di un avvocato dal quoziente intellettivo, dalla cultura e dall’onestà senza ingombri ricordo come chiedere che venga celebrato un processo non abbia nulla a che fare con il pretendere la condanna dell’imputato. Si verifica, e si agisce di conseguenza secondo giustizia.

Detto ciò, almeno a mia conoscenza, a nessun magistrato è venuto in mente di chiedere ragione al tale Draghi di affermazioni che sarebbero anche potute passare inosservate se a pronunciarle fosse stato lo scemo del villaggio o un qualunque avvinazzato nell’intimità di una mescita pubblica, ma dette da un presidente del Consiglio dovrebbero essere, quanto meno, oggetto di disamina.

E, invece... Invece, nulla.

Chiedo preventivamente perdono, ma, da uomo della strada che sono, oltre che cittadino contribuente, m’interrogo sulle funzioni della magistratura, dichiarandomi grato a chiunque vorrà rendermene edotto.

Accade ora che in non pochi enti di cura si pretenda che chi, non importa per quale ragione, ne varchi la soglia, debba essere sottoposto ad un’indagine virologica basata su un prelievo effettuato a mezzo tampone nasale. Credo sia inutile ricordare che quella metodica non è solo inutile, ma è dannosa e, come ebbe ad affermare lo stesso inventore, è priva di significato diagnostico. Questo, a maggior ragione, se l’analisi è svolta come d’abitudine in questo paese meraviglioso dove delle zavorre della scienza, della medicina, e dell’onestà ci si è affrancati.

Ad aggiungersi alla situazione va il fatto che in non pochi enti di cura si pretende di somministrare per via parenterale a chi si rivolge per ricevere assistenza un prodotto di cui è vietato avere contezza, trattandosi sorprendentemente di “segreto militare”, privo di qualunque sperimentazione e pure dichiaratamente privo delle proprietà che medici su cui non esprimo giudizi gli attribuiscono. Al proposito, riporto ancora il messaggio scritto dal dott. Daniele Giovanardi:

"Quello che da 3 anni urliamo in tutte le sedi è stato riconfermato ieri dall’ Agenzia Europea del Farmaco (EMA). Ha scritto in un documento ufficiale che l’autorizzazione condizionata all’uso dei farmaci ad RNA (2020) riguardava solo la possibilità di avere la malattia Covid in forma meno aggressiva, mentre escludeva sin dall’inizio che l’inoculato potesse evitare l’infezione o non potesse infettare gli altri. Il documento spiega poi che l’obbligo vaccinale (così caro all’Ordine dei Medici) basato sulla eliminazione del contagio, e il relativo green pass, sono una invenzione della politica e della propaganda a sostegno della politica. Valore scientifico “Zero”. Chi mi segue sa che ho ribadito in ogni occasione che il problema non era sanitario ma politico, politico e ancora politico (ed economico). Le istituzioni italiane hanno semplicemente ingannato e ricattato gli italiani."

Prescindendo dall’ovvia incompetenza del tale Draghi che va preso per quello che effettivamente è (vedi curriculum), e senza entrare in argomenti riguardanti il perché il personaggio abbia mentito come ha fatto, non posso pensare che i medici, necessariamente degli addetti ai lavori, siano così abissalmente ignoranti ed arroganti verso chi dovrebbe beneficiare del loro Giuramento d’Ippocrate. Ancora una volta, prego che qualcuno m’illustri la funzione della magistratura e, magari, anche dell’Ordine dei Medici.