Non avendo una dotazione sufficiente di personaggi funzionalmente stravaganti, l’Italia ha deciso d’importarli, magari allevandoli fin dalla più tenera età.
Così, ormai diversi anni fa, ecco in arrivo dal Venezuela un tale David Puente.
Essendo la nostra Penisola la vera terra delle opportunità, e si veda in proposito la biografia di qualche esponente di quella che qui viene chiamata bizzarramente “politica”, el señor Puente, forte della sua preparazione di appassionato di fumetti, si è fatto largo fino a diventare organizzatore di eventi epocali come, ad esempio, quello cesenate del rag. Giuseppe Grillo. Pare, poi, ma non potrei giurarci, che il Nostro occupi anche una posizione vicina all’istituzionalità grazie alla quale separa autorevolmente il grano dal loglio. Insomma, tra l’altro, a suo insindacabile giudizio stabilisce lui che cosa è scienza e che cosa no. Beh, in un paese di “virologi” e di “ministri della salute” rispettosamente racchiusi tra virgolette, perché non ci si dovrebbe affidare al no-pizza-e-fichi David Puente?
Senza perdere tempo su argomenti oziosi che potrebbero andare dalla cultura all’onestà intellettuale, magari transitando attraverso il quoziente intellettivo, è impossibile non provare ammirazione verso un personaggio che, in altri tempi, forse avrebbe attirato l’attenzione di Henry Fielding o di William Thackeray.
Ovviamente, questo eroe dei nostri tempi conduce un blog dove impazzano personaggi in linea con il Puente-pensiero, blog di cui ho colpevolmente ignorato l’esistenza fino a stamattina, quando un amico mi ci ha introdotto. Qui abbiamo il Puente in tutto lo splendore della luce propria come “cacciatore di bufale”, una professione in cui rivaleggia con tale Butac, altro personaggio che avrebbe riscosso l’approvazione della Lady Bracknell di Oscar Wilde (“Ignorance is like a delicate exotic fruit; touch it and the bloom is gone.” Tradotto: “L'ignoranza è come un delicato frutto esotico; toccalo e la fioritura è sparita.”) Qui, in questa mirabile palestra di luminari, abbiamo frequentatori che conoscono a menadito le mie “bufale” (per esempio, Elvis83), una dei quali, di cui ignoravo, ancora una volta, l’esistenza è quella secondo cui io avrei detto (sotto ipnosi?) che la siccità si combatte piantando baobab. Invece, come tutti sappiamo, si combatte piantando bottiglie di acqua minerale (https://twitter.com/DavidPuente/status/1556756579835432960).
Dopo aver dichiarato la mia incondizionata ammirazione per il personaggio, lo imploro umilmente di concedermi la possibilità di un incontro personale, meglio se pubblico, per poter essere ammaestrato come si conviene.
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