Pare che un tale Lucifero, il più bello tra gli angeli, si sia domandato perché mai non potesse essere lui a presiedere l’Universo (inteso come totalità delle cose), e abbia scatenato la guerra contro chi l’Universo lo presiedeva. A quel punto, bastò incaricare l’arcangelo Michele (unico arcangelo etichettato come tale) di risolvere la questione, e, senza por tempo in mezzo, Michele fece capitombolare Lucifero all’inferno insieme con i seguaci che erano cascati nell’illusione (Astaroth, Belfagor, Belzebù, Belial, Lilith, Asmodeus, Azazel, Baal, Dagon, Moloch, Mammona, Mefistofele, Samael, ecc.)
Vera o no che sia la storia, è un fatto che l’Homo sapiens (autoincoronatosi principe dell’Universo, vale a dire una specie di Lucifero in sedicesimo), si stia adoperando per correggere i troppi errori del Creatore, per poi, a breve, sostituirsi a lui.
Di esempi ce ne sono a iosa, uno dei quali è la...
Da che l’Homo sapiens perde tempo ad impiegare il cervello per elucubrare su quanto di più vacuo possa esistere, filosofi di ogni calibro si sono esibiti sulla loro versione di risposta alla domanda relativa a che cosa sia la realtà.
Quale vantaggio ci possa garantire disporre della risposta giusta non saprei dire. Tanto, l’Homo sapiens continuerà imperterrito a vivere, ognuno, secondo la propria illusione.
È di questi giorni lo “scandalo” dei calciatori impegnati a scommettere montagne di quattrini sull’esito delle partite dello sport cui si sono dedicati, cosa, ovviamente, vietata dalle regole. Ma che cosa c’è di più eccitante di infrangerle, quelle regole? E poi, a quei ragazzotti i soldi arrivano a valanga, e non si rendono conto di quale sia il loro significato. Chi, interessandosi di calcio, non ha assistito a interminabili dibattiti televisivi di addetti ai lavori che discettano, e, magari, pure si...
In fondo, ragionando un attimo sulla situazione psicologica del popolo e sulla migrazione della scienza con la sua figlioletta medicina, la notizia non arriva inaspettata.
Che gli ospedali siano un ricettacolo di ogni patogeno immaginabile è un fatto impossibile da contestare. Io ricordo che nella prima metà degli Anni Settanta partecipai ad un congresso che si teneva a Francoforte, e, in quell’occasione, ascoltai quanto relatori provenienti da tutto il mondo riferivano: gli ospedali sono luridi e, se un ricoverato ne esce non solo guarito dalla malattia per la quale era entrato, ma senza aver riportato qualche infezione, è la dimostrazione dell’esistenza di Dio.
Molti anni dopo, partecipai molto marginalmente ad una piccola ricerca sulla presenza di batteri patogeni negli ospedali, e il risultato fu molto divertente: il tavolo operatorio è una specie di arca di Noè batteriologica.
Un ingenuo non addetto ai lavori penserebbe che la...
Chi ha tempo e voglia, prima che arrivi la censura, si colleghi a
https://www.facebook.com/watch/?v=872519500919209
https://twitter.com/3Vmovimento/status/1709283888676434216?t=E39DjTXVEIGLGUleUw2mzw&s=08
https://www.youtube.com/watch?v=W6rgA_WiFEQ
Chi ha stomaco, legga https://www.ansa.it/canale_scienza/notizie/biotech/2023/10/02/il-nobel-per-la-medicina-2023-a-a-kariko-e-weissman-per-vaccini-a-mrna_37ec8550-e52f-41b2-83f3-7030c28f9876.html
Che non sempre il Nobel sia stato assegnato a scienziati o letterati o uomini di pace degni non di un premio ma della classificazione stessa di cui sono etichettati anche ai suoi minimi è un fatto su cui non ho dubbi.
Stavolta si è esagerato.
Perché non si possa esprimere la propria opinione e si sia obbligati ad abbracciare quella imposta da altri, occasionalmente maestri di pensiero, è cosa da spiegare. Ma da spiegare in modo logico, razionale e onesto, il che pare non rientrare nei doveri di chi oggi “comanda.”
Da quanto ho letto, negli stadi italiani di calcio si è tributato un omaggio al defunto Giorgio Napolitano, omaggio imposto dai parrucconi dello sport, e, nel corso del minuto di silenzio di ordinanza, dagli spalti si sono levati dei segni evidenti di disapprovazione.
La cosa non è andata giù ai megaburocrati, e sono partite le multe a carico delle squadre di calcio nei cui stadi sono avvenuti i fatti.
Perché? C’è qualcuno capace di rendere ragione di quel castigo? Da quando è obbligatorio apprezzare l’operato di un uomo politico? Che c’entra il calcio con Napolitano? Non sarebbe stato opportuno ignorare quella morte, peraltro...
Nato a mia insaputa e senza che mi si chiedesse di sottoscrivere un documento di consenso informato, certo fuori del tempo in cui, mio malgrado, mi ritrovo a vivere, mi accorgo ogni giorno di più di essere un disadattato.
Tra i tanti punti del mio carattere derivato da un’educazione dissennatamente sbagliata che ha fatto di me una persona di grande insuccesso, c’è il non tollerare ipocriti e incoerenti. Tra questi gli animalisti.
Sia chiaro, io non solo rispetto, ma amo gli animali. Cani e gatti sono stati miei compagni d’infanzia e di tutta la giovinezza quando, senza rendermi conto della fortuna che mi era toccata, abitavo in campagna, in una specie di teneramente ingenuo Far West. Oggi, vecchio e fuor di dubbio rimbambito, ho un merlo che mi fa compagnia, impegnato a becchettare i semi che cadono quando falcio il piccolo prato davanti a casa, e ogni mattina do un po’ di briciole a passeri, merli e piccioni. Lo faccio perché mi fa...
Una delle risposte che i “virologi” partoriscono quando sono in difficoltà se qualcuno riesce ad abbozzare un discorso (di solito, subito censurato) sul “virus” e, di fatto, la difficoltà c’è sempre, è “lei non è un medico e, quindi, non può parlare.”
È evidente che questi poveretti annaspano. Ignoranti? Sì, e non ci sono dubbi, ma non ignoranti fino al punto di sostenere le enormità che sostengono. Chi ne ha voglia, esprima la propria opinione o, per evitare guai, la pensi.
A questo punto, puntualizzo.
Nel loro corso universitario, i medici studiano la chimica in modo che mi limiterò a definire superficiale e, per questo, le loro conoscenze in quella disciplina sono dilettantesche. A causa di ciò, non capiscono fino in fondo la farmacologia, affidandosi alla fede indotta e coltivata dagli apostoli della divinità farmaceutica (money makes the world go...
Lontano da occupare posizioni di rilievo, io ho fatto sport per tutta la vita o, almeno, fino a che le gambe mi hanno supportato (sopportato?).
Come fu per molti secoli nella Grecia che ci è stata maestra di cultura, per me lo sport è sacro e, se non lo è, non si tratta di sport ma di altro.
Insomma, per avvicinarsi a qualunque disciplina sportiva occorre cultura e purezza d’animo. Condizioni diverse equivalgono per un cristiano credente (ammesso che la categoria esista al di là delle ipocrisie correnti) ad accostarsi alla comunione in stato di peccato mortale.
Ieri sera ho visto in TV la partita di calcio tra Italia ed Ucraina, e ho assistito alla scena mortificante di una torma d’imbecilli che se la prendeva con il portiere della Nazionale italiana, reo di prestare la sua opera professionale presso una squadra diversa da quella che aggrada agl’imbecilli di cui sopra.
Ora, se si accetta la concezione di sport professionistico, vale a...
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