Non ci sono dubbi: io sono ignorantissimo e, come se non bastasse, sono ottuso. Con queste qualità potrei fare carriera politica? Nemmeno quello, perché non capisco la nuova biologia, la nuova farmacologia, la nuova medicina, e nemmeno riesco a seguire la nuova logica. L’aggravante è che quella roba non la digerisco.
Uscito con il “pezzo di carta” rappresentato da una laurea concessa “in nome del popolo italiano” ormai ben oltre mezzo secolo fa, dopo aver frequentato in mezzo mondo università e centri di ricerca che allora venivano spacciati come prestigiosi, mi accorgo di aver sprecato il mio tempo e di essere del tutto inadeguato a vivere in questa luminosa società.
Nei tempi oscuri in cui il mio cervello fu rovinato senza ritorno certi personaggi sarebbero stati considerati dei perfetti deficienti (https://www.spiraledelsilenzio.it/fauci-mascherine-e-distanziamento-lassurdita-elevata-a-regola/); certi usi di...
Evidentemente non siamo arrivati al punto di rottura. Anzi, mi domando se quel punto esista, stante il fatto che ogni giorno che passa la corda si tende e le catene si stringono di più senza che si alzi più di un dito timidissimo di qualcuno che non è contento, ma anche senza che quel dito venga tranciato non solo con il benestare, ma con gli applausi commossi di miliardi di vittime trasformate chi in cavie consenzienti e chi in spietati kapò.
In Puglia imperversa un personaggio, tale Michele Emiliano, “democraticamente” voluto dalla maggioranza dei pugliesi. Secondo il quotidiano La Verità di oggi 31 maggio 2024, prima pagina, “La Puglia nega il diritto allo studio a chi non ha fatto la quarta dose.”
Da semplice cittadino, mi pare che una mostruosità simile strida non solo con la legge, Costituzione abbondantemente compresa, ma con il diritto naturale che fa dell’uomo un Uomo. Insomma, con la dignità....
Leggo per caso https://www.lacrunadellago.net/il-suicidio-del-rettore-della-cattolica-e-lomicidio-del-marito-di-francesca-donato-echi-di-un-1992-alla-rovescia/ e non lo commento. Almeno, non direttamente. Chi ha voglia di leggerlo lo legga e tragga le sue conclusioni.
Per completezza e per ciò che mi riguarda, aggiungo che, a quanto mi è stato raccontato, pare che i suicidi - quelli veri, intendo – avvenuti nel tempo della terribile pandemia che, come ci viene assicurato anche da fonti religiose, ha fatto strage dei nostri connazionali siano stati classificati come “morti provocate dal Covid19” (art. 479 del Codice Penale?). Il che, poi, se può suonare all’orecchio maligno del complottista come l’opera di delinquenti comuni trovatisi un po’ per caso e un po’ per altre ragioni a gestire un periodo che surclassa la pioggia biblica di zolfo e di fuoco di Sodoma, potrebbe avere la sua ragion d’essere: disperati...
Ho deciso che piangere è tempo e fatica gettati al vento, e ritorno alla mia vecchia consolazione: il sistema solare non avrà più di quattro miliardi e mezzo di anni terrestri da vivere ancora. Così, a tempo scaduto, tutto quanto si è prodotto nel bene e nel male nel corso del lampo che abbiamo trascorso sul pianeta Terra prima di segare il ramo su cui stavamo a cavalcioni sarà svanito da tempo immemorabile.
Nell’attesa, raccolgo fior da fiore una piccola miscellanea di “novità”.
Se i nostri “politici” (evito qualunque aggettivo) continuano eroicamente a difendere l’indifendibile sorretti da chi, travestito con sprezzo del ridicolo da scienziato, ha graziosamente offerto a titolo rigorosamente gratuito la propria complicità, a noi che, per una malignità della sorte, scienziati siamo davvero è vietato analizzare la serie di intrugli. Però c’è qualcuno che...
Da qualche giorno il quotidiano La Verità s’impegna ad illustrare eventi che il regime preferisce ignorare. Anzi, preferisce che la mandria di bestiame da reddito che con tanta pazienza ha allevato e moltiplicato non ne sia al corrente, con il rischio conseguente che qualche neurone miracolosamente sopravvissuto riprenda funzionalità.
Ora, nel numero di ieri 19 maggio, La Verità pubblica qualcosa su certe reazioni a ciò che chiunque sa da anni a proposito del laboratorio di Wuhan, e, nella stessa pagina, c’informa che l’ineffabile signora Ursula Gertrud Albrecht coniugata von der Leyen sta subendo un processo in Belgio, sua patria d’origine, a proposito di certe marachelle. Secondo l’autore del pezzo, la signora Crudelia non può godere di alcuna forma d’immunità, avendo agito al di fuori delle regole, vale a dire, principalmente, nascondendo tutto a chi paga lei e i suoi giocattoli. E con ciò? Ad...
Il numero di oggi 17 maggio del quotidiano La Verità ospita un articolo lucidissimo di Silvana De Mari.
Per quanto mi riguarda, è tutto inappuntabile, lasciando da parte l’errore ormai abituale che non coinvolge solo i medici, ma tutti i laici che si sono accorti degli accadimenti all’interno del girone infernale dei vaccini e cosiddetti tali. Mi riferisco all’apposizione dell’aggettivo “sperimentale” ai grotteschi “vaccini” anti-Covid. Evidentemente, chi scrive e parla ignora che, per essere sperimentale, cioè in fase di sperimentazione, occorre che un farmaco ne abbia quanto meno iniziato il percorso.
Bene: quel percorso non è mai partito. Somministrare un intruglio qualunque, per di più, nel caso specifico, un intruglio di cui è vietata l’analisi perché protetto dal segreto militare (con quale diritto lo sia è cosa tutta da illustrare) e del cui acquisto a spese pubbliche...
Cerchiamo di capirci subito: ciò che sto per discutere non ha nulla a che fare con la liceità dell’aborto, e chi desidera intervenire su quell’argomento specifico è fuori tema. Se vogliamo, di questo potremo certamente trattare, ma non in questa occasione.
Ieri si è inscenata l’ennesima farsa di un repertorio che è ormai diventato di prassi. Mi riferisco ai cosiddetti Stati Generali della Natalità, di fatto un trionfo di un’ipocrisia ad un livello tale da diventare un insulto sanguinoso verso il popolo. Sì: sempre se il concetto di popolo esistesse ancora e non fosse stato sostituito da quello di mandria di bestiame da reddito privato della libertà e della facoltà di pensiero.
Come avrete sentito, una tale Roccella, ministra della famiglia, è stata contestata da un gruppo di studenti e, sostenendo di essere stata “censurata,” se l’è svignata.
A me non è...
Nei vangeli di Marco e di Giovanni, tradotti in un latino insopportabile da Sofronio Eusebio Girolamo, poi santificato, si parla di una “vox clamantis in deserto,” vale a dire di qualcuno che strepita in un luogo dove nessuno potrà ascoltarne le parole.
Nel mio piccolo, anzi, nel mio nano, a me capita da anni la stessa situazione. A nulla vale il fatto che, ahimè, le becco tutte, e sono tutte disgrazie. Porto scalogna? Fate voi. Io posso solo assicurare chi mi legge che non dispongo di alcuna facoltà profetica: molto banalmente, ho studiato e non ho interesse a mentire.
Chi, nel racconto, strillava era Giovanni Battista, e sappiamo tutti come la sua testa mozzata fosse finita disposta su un vassoio quale originale regalo di Erode alla spogliarellista Erodiade.
Senza alcuna pretesa di ottenere citazioni postume su testi religiosi, senza alzare la voce, ma molto sommessamente, avverto tutti: se non ci libereremo subito di istituzioni come l’OMS,...
Dino Buzzati scrisse (male) un bellissimo romanzo intitolato Il Deserto dei Tartari, romanzo inscenato in un forte militare in cui si sta costantemente sul chi vive in attesa ansiosa che un fantomatico nemico porti il suo attacco. Si aspetta, ma del nemico mai nemmeno l’ombra.
Con le dovute differenze, questo è quanto è accaduto nel pomeriggio di ieri a Modena.
Il fatto: da giorni si attendeva l’arrivo in città nientepopodimenoche dell’onorevole Roberto Speranza (no pizza e fichi), già ministro della salute (?) per la gloria imperitura di due presidenti del consiglio, ambedue forti di ben zero voti popolari, a dimostrazione di quanto si ebbe a dichiarare all’articolo 1 in un ormai desueto libricino comico chiamato Costituzione della Repubblica italiana (requiescat in pace).
L’eccitazione cresceva di ora in ora. Modena tutta fremeva, e già c’erano state manifestazioni preventive di Sindrome di Stendhal al cospetto...
Io non ho competenza giuridica.
Per fortuna!, mi viene da esclamare. Sì, perché, se ad avere quella competenza sono i componenti della più che onorevole Corte Costituzionale, giù fino ai più modesti avvocati che mi hanno degnato del loro interesse, io preferisco la mia ignoranza.
Se, poi, si attribuiscono poteri che sconfinano nella licenza ad organi come gli ordini professionali, temo che la decisione migliore sia quella di ritirarsi in qualche grotta come facevano gli eremiti della prima cristianità.
Non mi va più di perdere tempo ad interrogare i “competenti” sulle motivazioni per le quali i più che onorevoli Draghi e Lorenzin non ebbero a suscitare curiosità nei più che onorevoli magistrati a seguito delle loro dichiarazioni pubbliche che tanto contribuirono alla nostra salute. Non lo faccio, vigliaccamente, per non rischiare che “chi può” se la prenda a male. Bacio le mani a...
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