«Io sono stata una delle prime che si è vaccinata e sono stata molto convinta di averlo fatto, ho fatto già il quarto vaccino e mi preparo a fare il quinto. Sui no vax io sarei stata molto più severa, avrei continuato ad essere severa, ma non sono un medico, il mio giudizio è assolutamente solo personale».
Il virgolettato è attribuito alla senatrice a vita Liliana Segre (es. https://www.globalist.it/life/2022/11/04/segre-critica-con-il-governo-meloni-sui-no-vax-sarei-stata-molto-piu-severa/ )
A questo punto mi si lasci esprimere un paio di premesse.
La prima è sui senatori a vita, protagonisti di un’istituzione che, a mio parere, può contrastare con la funzione cui un parlamentare è chiamato. Al di fuori di ogni discussione, deputati e senatori sono al servizio del popolo, e dal popolo devono essere scelti. Assurdo è impedire al popolo non solo di scegliere i propri rappresentanti, ma ancor più...
L’ho detto chissà quante volte, e lo confermo: non sono abbastanza intelligente per capire il mondo in cui vivo. O forse sono vittima di un'educazione sbagliata comunque la si osservi.
Se dovessi ragionare usando quello che mi mette a disposizione il mio cervello, dovrei dire che siamo prigionieri volontari di un manicomio planetario in cui ricopriamo non solo il ruolo di carcerati, ma quello di schiavi destinati all’abbattimento non appena non serviremo più.
Naturalmente, non può essere così. Miliardi di esseri umani appaiono entusiasti di questa condizione e, dunque, a sbagliare sono certo io.
Confesso apertamente che non capisco come un popolo, quello italiano in particolare, possa legittimare quella che a me pare la dittatura più violenta della storia. Nell’intimità della cabina elettorale nessun occhio indiscreto può sbirciare. Dunque, ognuno può apporre la fatidica crocetta dove desidera. Il risultato...
Ieri è scaduto l’obbligo “vaccinale” per gli esercenti professioni sanitarie.
"Il quadro epidemiologico è mutato - ha spiegato in conferenza stampa il ministro Orazio Schillaci - in particolare dai dati si vede che l'impatto su ospedali è limitato e che c'è una diminuzione dei contagi e la stabilizzazione nell'occupazione degli ospedali. A ciò si aggiunge la carenza del personale medico: quindi aver rimesso a lavorare questi medici non vaccinati serve a contrastare la carenza e garantire il diritto alla salute".
Questo è quanto leggo in Farmacista 33 n. 231 del 2 novembre, e non capisco.
Se interpreto correttamente, cosa che potrebbe anche non essere il caso, il nuovo ministro della salute, tale Orazio Schillaci, parrebbe credere che il cosiddetto “vaccino” costituisca comunque un’arma per contenere il “contagio”. Magari gli sono sfuggiti concetti di medicina e di farmacologia un tempo basilari...
Non è una novità: la storia si ripete, e lo fa variando di poco particolari insignificanti. A somiglianza di quanto avviene per la musica, un oboe può essere sostituito da un violoncello, o un violino da un flauto, ma ben poco cambia.
Come è d’uso, quando un nuovo Führer varca la soglia del potere (lo chiarisco per chi è in attesa di un pretesto qualunque per impallinarmi: Führer significa semplicemente capo o guida, esattamente come il latino dux. Führer deriva dal verbo tedesco führen che significa condurre, proprio come è per il ducere latino), è tradizione che per un centinaio di giorni si celebri una specie di luna di miele con il popolo. Lo si fa perché la mandria si abitui all’odore del nuovo pastore. Poi, magari, le cose cambiano, ma, intanto, la discesa è dolcemente cominciata, e la velocità aumenta per gravità. In altra immagine, la rana felice finisce lessata.
Oggi...
Senza che io commenti, di tanto in tanto accade che qualcuno scriva o telefoni per sottopormi casi di patologie mal diagnosticate o non diagnosticate affatto. A volte ci si spinge a pretendere da me un commento sui trattamenti medici del caso, o perfino una terapia.
Ripeto per l’ennesima volta: io conduco insieme con mia moglie un laboratorio di analisi di microscopia elettronica ESEM. Non facciamo diagnosi, non commentiamo le decisioni dei medici, e, soprattutto, non consigliamo terapie.
Poi c’è chi si dilunga in racconti dettagliati su casi giudiziari su cui noi, ovviamente, non possiamo fare niente. Gli avvocati esistono per questo.
Quindi, non perdete tempo, e non fate perderlo a noi con richieste assurde.
Chi vuole parlare con me lo può fare ogni venerdì sera dalle 20 e 30 su Free Health Academy.
Vi prego: non scrivetemi e, soprattutto, non telefonatemi per domandarmi che cosa farà la signora Meloni.
Prescindendo dal fatto ovvio del mio non essere un indovino, il mio parere l’avevo già espresso, e non cambia: l’Italia non è un paese libero. Dunque, tutto ciò che si fa a livello “politico” (virgolette) arriva da lontano.
Sulla signora Meloni, fatto salvo il rispetto umano che porto a chiunque, confermo la mia totale sfiducia quando si abbiglia da premier. Il solo aver inserito nella squadra personaggi come Tajani, e aver conservato un ruolo per Cingolani parla da sé.
Ciò che mi pare probabile è che la catastrofe pazientemente allestita dal regime del Signor Zero Voti Mario Draghi troverà continuità perché vuolsi così colà dove si puote ciò che si vuole. Si continuerà imperterriti a fingere che ciò che la farmacologia conosce da tempo immemorabile, e...
Lo sapevamo tutti. O, forse, non proprio tutti: solo le persone oneste, e, senza, però, che fosse inderogabilmente necessario, quelle che hanno nozioni sufficienti di farmacologia. Quindi, non i personaggi che per oltre due anni e mezzo hanno infestato la cosiddetta politica e la cosiddetta informazione. Spero si apprezzi il mio buonismo innocentista: non parlo di malafede, non parlo di criminalità: parlo solo d’ignoranza.
Che il pastrocchio chiamato, invece, da chi è in malafede vaccino imposto per contrastare un’epidemia (addirittura una pandemia!) su cui molto ci sarebbe da discutere non dal punto di vista medico ma da quello sociologico non funzionasse era fin troppo ovvio. Prescindendo dagli effetti collaterali su cui è “politicamente scorretto” esprimersi, è un fatto indiscutibile che chi si è sottoposto alle ripetute punturine si ammalava e si ammala come se niente fosse.
E qui, alla tragedia si affianca la...
Non mi piace ripetermi, se non altro perché è una perdita di tempo. Eppure, mi ci vedo costretto.
Il fatto è che continuo a ricevere messaggi e, addirittura, richieste postume d’interviste a tema politico, peraltro mai arrivate prima del fatidico 25 settembre.
È sufficiente osservare il risultato delle elezioni, risultato ormai ampiamente noto, per constatare l’ovvietà: oltre il 99% dell’elettorato italiano ha decretato senza possibilità di equivoco che di me non sa che farsene.
Al cospetto di un esito di quella posta, non c’è discussione, e io non discuto.
È fin troppo palese che il popolo adora la dittatura e la pretende, scagliandosi contro chi, magari ingenuamente, tenta di opporvisi. Così, come democrazia vuole, chi si era impegnato per l’abolizione della famigerata legge Lorenzin con tutto quanto ne è seguito, per l’abolizione degli ordini professionali, quello dei medici...
Continuo a ricevere messaggi molto simili a condoglianze a proposito delle elezioni.
In diversi mi dicono di aver visto file corpose ai banchetti in cui si raccoglievano le firme per Vita, file cui loro stessi partecipavano, mentre in quelle di altri schieramenti non ci si accalcava di certo. Io stesso ho constatato come ai nostri comizi le presenze fossero spesso, anche se non sempre, numerose, quando, a poche centinaia di metri o a distanza di poco tempo, esponenti di altri partiti ricordavano molto la vox clamantis in deserto di San Giovanni Battista.
E con ciò?
Non abbiamo perso e basta: siamo stati massacrati da un popolo che ha detto con una chiarezza incontestabile che di noi non sa che farsene, e che preferisce di gran lunga perpetuare una situazione la cui felicità, evidentemente, io non sono stato capace di cogliere.
C’è chi lancia sospetti di brogli, ma ai brogli volgari io non credo. Le differenze di risultato sono troppo grandi, e se anche ci...
Dopo due anni un po’ abbondanti, mi sono preso una settimana di vacanza.
La scelta è caduta su una località termale dove sono ospite di un albergo di amici.
Stamattina ho fatto una passeggiata per il paese, un paese che conosco bene ma in cui non mettevo piede da oltre due anni, e ho constatato come non pochi alberghi siano chiusi, addirittura in evidente stato di semiabbandono. E così negozi e locali pubblici. “Vendesi”, “affittasi”, “chiuso” sono i cartelli appiccicati a tante porte. Insomma, una desolazione.
Credo sia inutile ripeterci il perché di questa situazione: un perché solo apparentemente alla portata di chiunque. Apparentemente perché abbiamo visto, come democrazia pretende, che il nostro popolo adora la dittatura, la miseria, la mortificazione. Dunque, o nessuno si accorto di niente, o ci piace così.
Qualche giorno fa abbiamo avuto la possibilità di dare una sterzata, e non...
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