Negare l’evidenza è un atteggiamento tipico di una certa categoria di colpevoli e, a fianco, degli stupidi.
Che l’uomo sia il più stupido tra gl’inquilini di questo pianeta è confermato al di là di ogni dubbio anche dal suo ingenuo negarlo, dipingendosi in autoritratto come “principe del creato.” Basterebbe osservare come l’uomo sia il solo essere vivente che si comporta contro le leggi della natura e come sia pervicacemente convinto di poterlo fare. Questo da qualunque punto di vista si osservi la pretesa, per aggiungere un’altra prova incontestabile. Il comportamento si attua applicando la figlia, non di rado degenere, della scienza, vale a dire la tecnologia, e questo si giustifica eticamente autoconvincendosi di avere il diritto di farlo. A margine, si collocano le leggi promulgate a raffica, spesso in contraddizione con quanto già decretato, e a volte in contrasto con la chimica, la fisica, la...
Confesso di aver sempre provato una certa simpatia per il procuratore di Catanzaro Nicola Gratteri. Mi diventa difficile, però, non restare quanto meno deluso da una sua serie di prese di posizione infelici (https://www.telemia.it/2021/11/gratteri-terapie-intensive-piene-di-no-vax-dovrebbero-pagarsi-le-cure/).
Secondo lui, le terapie intensive traboccherebbero di “non vaccinati”. Sarebbe interessante sapere da dove arriva la “statistica”, quanto affidabile eventualmente sia e che cosa intende il dott. Gratteri per “vaccinato”.
In secundis, l’idea è quella di vietare la possibilità di lavorare e, grottescamente, pure di entrare negli uffici pubblici (tasse comprese?) a chi non si è concesso alla/e punturina/e. Anche in questo caso, sarebbe interessante sapere quanto il dottor Gratteri abbia capito del vivere civile e della legalità. Magari, un’occhiata a quel vecchio libricino intitolato Costituzione...
Non è passato tanto tempo da quando, da quelle persone civili, equilibrate e colte che ci siamo sempre detti di essere, ci strappavamo le vesti al solo pensiero della fatwa.
Oggi? Come ci siamo trasformati noi, persone civili, equilibrate e colte che ci siamo sempre detti di essere, oggi?
Nel volgere del lampo nella padella come dicono gl’inglesi abbiamo lasciato che ragazzotte isteriche, grotteschi mascheroni plastificati da carro carnevalesco, pontificassero. Con loro ometti falliti non rassegnati alla loro pochezza, selezionati proprio perché tali e travestiti da scienziati da avanspettacolo. E ora dementi abbigliati da costituzionalisti vanno a completare quella compagnia di giro. Sì: nel nonsense corrente, nella realtà distorta e ribaltata in cui siamo illusoriamente immersi come prigionieri dietro una sorta di velo di Maya di Schopenhauer siamo arrivati a sfondare confini che forse avevamo sempre reputato invalicabili o, probabilmente, del...
Un’era fa, quando sedevo sui banchi del Liceo Scientifico Alessandro Tassoni di Modena, il professor Ettore Spaggiari, al quale devo moltissimo, ci fece leggere una poesia di Giuseppe Giusti. Il titolo era “Sant’Ambrogio”.
I protagonisti sono due: il poeta stesso e i soldati imperiali asburgici, questi ultimi immediatamente connotati per la puzza di sego che emanavano. A mano a mano che la poesia procede, però, e soprattutto quando quei “fantocci esotici di legno” senza nome intonano un coro, non ci si poteva non accorgere di come quelli fossero uomini che con gli altri uomini condividono la condizione umana, con tutto quanto questo implichi. Chi da una parte e chi dall’altra della palizzata, l’umanità è inevitabilmente la stessa.
Come sempre accade, stante il fatto che l’uomo è immutabile, c’è chi possiede il comando su altri uomini, tanti altri uomini, a volte tramutandoli cinicamente in...
Tre giorni fa ho pubblicato un breve post riferendo del comportamento di un’associazione che afferma di dare una mano a chi è affetto da forme di distrofia muscolare ereditarie chiamate rispettivamente di Duchenne e di Becker (https://www.freehealthacademy.com/blog/non-ne-usciremo-presto).
Limitandomi a confermare il senso di ribrezzo provato per l’approccio di rinforzo alla campagna di odio sociale in corso, mirato o effetto collaterale che sia, insieme con la mia simpatia per chi è affetto dalle patologie, e dolendomi per la strumentalizzazione che, certo a sua insaputa, il malato subisce, aggiungo una perlina.
Con molto senso pratico, forse per evitare perdite di tempo, i gestori dell’associazione hanno preparato una risposta standard da inviare in fotocopia a chi si è preso l’incomodo di esternare certi sentimenti nei loro riguardi. Di seguito riporto testualmente quella che ho ricevuto io:
"Gentile Signor Montanari,
la ringraziamo...
L’articolo 21 della Costituzione garantisce a chiunque il diritto di esprimere opinioni.
A mia conoscenza, non esistono leggi che proibiscano di esibirsi pubblicamente rendendosi ridicoli.
Oggi ricevo la richiesta di commentare il video https://youtu.be/_Bpl-YMAZr0 pubblicato da un personaggio sconosciuto che, palesemente, non è gravato dall’ingombro della cultura, non sa di che cosa parla e, comunque, esercitando i suoi diritti, gradisce rendersi ridicolo. Ciò che risulta chiaro è che sta cercando di raccattare qualche soldo mentre, invece, chiaro non è a quale scopo meritevole lo faccia, se non quello di portare a casa la pagnotta.
Dal poco che si riesce a decifrare dal pastrocchio che recita, questo poveretto comunica ai suoi frequentatori e potenziali donatori che mia moglie ed io avremmo eseguito degli studi, da lui certificati come falsi, sull’ossido di grafene. A costo di deludere quel signore e le migliaia di psicolabili che...
Non è certo da ieri che mi sono accorto di non essere attrezzato per vivere in questo mondo, ma, piaccia o no, da qui non si evade.
Quando poteva sembrare di aver toccato il fondo di baratri di abiezione impronosticabili fino a poco prima, ecco il “politico” (virgolette) di turno che, in competizione con i colleghi per ricoprire il ruolo di primo della classe, si esibisce nell’ennesimo numero grazie al quale, ormai sotterrata la Costituzione in compagnia del Codice penale e di una collezione di trattati internazionali, si scava ancora. Inutile aggiungere parole sul ruolo della cosiddetta informazione e degli ordini professionali.
Un tempo, per secoli, chi poteva permetterselo assoldava, magari in cambio di vitto e alloggio, i cosiddetti buffoni di corte. Si trattava in genere di esseri umani deformi che, proprio a causa del loro aspetto, divertivano signore ed ospiti. Che si trattasse di una dimostrazione della vergognosa inferiorità morale...
Ormai diversi decenni fa, trovandomi a Vienna e godendo di qualche ora libera da impegni, entrai nello Jüdisches Museum, il museo ebraico cittadino.
Tra i vari cimeli trovai particolarmente interessante una lettera ormai parecchio sfumata nella mia memoria, ma non tanto da farmene dimenticare il succo. In breve, uno “scienziato” al lavoro presso un campo di concentramento scriveva a chi gli forniva le indispensabili cavie umane pregandolo di preferire nella scelta una certa etnia (non ricordo quale) perché chi vi faceva parte gridava in modo meno molesto rispetto al resto dell’umanità quando veniva sottoposto a certe, sempre indispensabili, prove. Ad un livello più basso perché i risultati sono meno immediatamente trasferibili sull’Homo sapiens, si asportano in tutto o in parte le corde vocali dei cani (“debarking” in termine tecnico) per evitare che quegli animali infastidiscano gli ”scienziati” con il...
Confesso di avere un debole per i napoletani. Trovo affascinante, divertente e ricco d’insegnamenti il loro approccio alla vita, scanzonato, pragmatico e serenamente rassegnato alla vita da cui - perché no? – trarre il meno peggio.
All’incirca mezzo millennio fa proprio a Napoli vide la luce Carlo Carafa: un personaggio turbolento e godereccio che fu persino nominato cardinale da suo zio, il papa Paolo IV, pochi anni prima di finire strangolato per ordine del pontefice che sedette sulla cattedra di Pietro dopo lo zio. Una frase che potrebbe non essere sua ma che ne illustra la napoletanità è “vulgus vult decipi, ergo, decipiatur” che, per chi avesse distrattamente dimenticato l’idioma degli avi, traduco non proprio alla lettera grammaticale ma rispettandone il senso in “la gente pretende di essere imbrogliata e, allora, imbrogliamola.”
Ormai diversi anni fa mi trovavo a Napoli e percorrevo a piedi Via San Gregorio...
Non faccio perdere tempo in commenti. Da vedere https://www.youtube.com/watch?v=OGGxrpVkQMs
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