Lo sapevamo tutti. O, forse, non proprio tutti: solo le persone oneste, e, senza, però, che fosse inderogabilmente necessario, quelle che hanno nozioni sufficienti di farmacologia. Quindi, non i personaggi che per oltre due anni e mezzo hanno infestato la cosiddetta politica e la cosiddetta informazione. Spero si apprezzi il mio buonismo innocentista: non parlo di malafede, non parlo di criminalità: parlo solo d’ignoranza.
Che il pastrocchio chiamato, invece, da chi è in malafede vaccino imposto per contrastare un’epidemia (addirittura una pandemia!) su cui molto ci sarebbe da discutere non dal punto di vista medico ma da quello sociologico non funzionasse era fin troppo ovvio. Prescindendo dagli effetti collaterali su cui è “politicamente scorretto” esprimersi, è un fatto indiscutibile che chi si è sottoposto alle ripetute punturine si ammalava e si ammala come se niente fosse.
E qui, alla tragedia si affianca la...
Non mi piace ripetermi, se non altro perché è una perdita di tempo. Eppure, mi ci vedo costretto.
Il fatto è che continuo a ricevere messaggi e, addirittura, richieste postume d’interviste a tema politico, peraltro mai arrivate prima del fatidico 25 settembre.
È sufficiente osservare il risultato delle elezioni, risultato ormai ampiamente noto, per constatare l’ovvietà: oltre il 99% dell’elettorato italiano ha decretato senza possibilità di equivoco che di me non sa che farsene.
Al cospetto di un esito di quella posta, non c’è discussione, e io non discuto.
È fin troppo palese che il popolo adora la dittatura e la pretende, scagliandosi contro chi, magari ingenuamente, tenta di opporvisi. Così, come democrazia vuole, chi si era impegnato per l’abolizione della famigerata legge Lorenzin con tutto quanto ne è seguito, per l’abolizione degli ordini professionali, quello dei medici...
Continuo a ricevere messaggi molto simili a condoglianze a proposito delle elezioni.
In diversi mi dicono di aver visto file corpose ai banchetti in cui si raccoglievano le firme per Vita, file cui loro stessi partecipavano, mentre in quelle di altri schieramenti non ci si accalcava di certo. Io stesso ho constatato come ai nostri comizi le presenze fossero spesso, anche se non sempre, numerose, quando, a poche centinaia di metri o a distanza di poco tempo, esponenti di altri partiti ricordavano molto la vox clamantis in deserto di San Giovanni Battista.
E con ciò?
Non abbiamo perso e basta: siamo stati massacrati da un popolo che ha detto con una chiarezza incontestabile che di noi non sa che farsene, e che preferisce di gran lunga perpetuare una situazione la cui felicità, evidentemente, io non sono stato capace di cogliere.
C’è chi lancia sospetti di brogli, ma ai brogli volgari io non credo. Le differenze di risultato sono troppo grandi, e se anche ci...
Dopo due anni un po’ abbondanti, mi sono preso una settimana di vacanza.
La scelta è caduta su una località termale dove sono ospite di un albergo di amici.
Stamattina ho fatto una passeggiata per il paese, un paese che conosco bene ma in cui non mettevo piede da oltre due anni, e ho constatato come non pochi alberghi siano chiusi, addirittura in evidente stato di semiabbandono. E così negozi e locali pubblici. “Vendesi”, “affittasi”, “chiuso” sono i cartelli appiccicati a tante porte. Insomma, una desolazione.
Credo sia inutile ripeterci il perché di questa situazione: un perché solo apparentemente alla portata di chiunque. Apparentemente perché abbiamo visto, come democrazia pretende, che il nostro popolo adora la dittatura, la miseria, la mortificazione. Dunque, o nessuno si accorto di niente, o ci piace così.
Qualche giorno fa abbiamo avuto la possibilità di dare una sterzata, e non...
Quando si perde una partita con una rete di scarto e, magari, a causa di un rigore dubbio, le recriminazioni sono comprensibili. Quando le reti di scarto sono arrivate a valanga e non c’è arbitro venduto che tenga, non resta che fare i complimenti all’avversario.
In un discorso alla Camera dei Comuni tenuto nel 1947, Winston Churchill disse: “La democrazia è la peggior forma di governo, eccezion fatta per tutte le altre forme che si sono sperimentate finora.” E la democrazia ha stabilito senza equivoci che io non servo a niente. Ricordo che la regola stabilisce come non prevalga chi ha ragione, ma chi è forte del numero più alto di consensi.
Non credo sia di qualche utilità cercare le ragioni di quella che a me pare una follia suicida da ipnosi collettiva. Tutto quello che posso fare, forse oziosamente, è pormi qualche domanda, certo che sarà equivocata e distorta nel suo significato come ormai è...
Torno, mio malgrado, sulla vicenda del 95 equivocato per il 98.
Il mio è stato palesemente un lapsus memoriae, cosa che qualunque Homo sapiens dotato di un quoziente intellettivo sulla soglia della normalità (punteggio standard 100) avrebbe capito senza bisogno di spiegazioni. Del resto, 95 o 98, ciò che contava era il succo del discorso. A meno che non convenisse far contare altro.
Ciò che io avevo detto era una cosa del tutto banale: quell’articolo (98) non mi è chiaro, e a me sembra che indichi come incitare al non voto sia un reato. Ciò che ho chiaramente chiesto è di avere una delucidazione da parte della sola categoria di istituzioni tenute a fornirmela: i tribunali.
In una società equilibrata culturalmente e psicologicamente, è pacifico che essere chiamati in tribunale non significa affatto essere condannati. Questo a meno che non si tratti di un tribunale truccato come quelli che costituiscono la...
L’avevo capito da un pezzo, ma ora ne ho l’ennesima, del resto, inutile, conferma: io non sono adatto a vivere in questa società.
Qualche giorno fa, vado a trovare con mia moglie l’amico Red Ronnie e lui, “a tradimento”, ci chiede un’intervista. Nessun problema: si procede con l’intervista. In effetti, d’interviste ne facciamo due: la seconda a tema Santa Ildegarda di Bingen.
Nella prima, parlando di diversi argomenti, io incappo in un errore mostruoso: seguendo una memoria che mi tradisce, cito l’articolo di legge che tratta dell’astensionismo elettorale, attribuendogli il numero 95. Per mia colpa, seppure involontariamente, ho mentito: il numero è il 98! Per questo, io sia non solo bocciato, ma crocifisso!
Come ammenda immediata, riporto subito che l'art. 98 del testo unico delle leggi recanti norme per la elezione della Camera dei deputati (Decreto Presidente della Repubblica 30/03/1957, n. 361) sancisce...
Per chi voto? Ma, poi, voto o non voto?
Questi sono i dilemmi che tormentano il popolo italiota, tra un ultimo spritz, un’ultima pizza, e un ultimo pomeriggio di spiaggia.
Chi non vota lo fa per consuetudine, per pigrizia, o perché è sufficientemente gonzo da farsi gabbare da chi è perfettamente funzionale al regime, ignorando come incitare all’astensionismo sia un reato (art. 98 della legge elettorale), e come il parlamento venga eletto indipendentemente dal numero di votanti.
Ma, se non sono abbastanza stupido da non votare, per chi voto?
A questo punto, viene in soccorso il “prestigioso” Corriere della Sera con una specie di formulario in 24 punti. Rispondendo alle domande, vi casca in mano il partito al quale siete più vicini (https://www.corriere.it/elezioni/risultati-politiche-2022/cerca-il-tuo-partito/index.shtml).
Io l’ho fatto, e il mio risultato è che la signora Giorgia Meloni e il signor Matteo Salvini sono...
Mi accorgo che sto perdendo la pazienza.
Non sono certo i due alienati mentali (forse uno solo con identità doppia) che imperversano su questo blog, per di più accusandomi grottescamente di censurarli (!), ad innervosirmi. A farlo è la società che mi ritrovo addosso.
Cogliendo fior da fiore, ci sono gli “astensionisti”. Nella loro Weltanschauung, se non si vota, non si forma il parlamento. O, in una variante, forse ancora più ridicola, del loro pensiero (?), il parlamento sarà in imbarazzo se si ritroverà con tanti non votanti. Io non so se questi personaggi siano semplicemente ignoranti delle regole, o se, invece, s’impegnino per altri scopi, ma siamo, comunque, di fronte ad una truffa ai danni dei gonzi. Giusto per chiarire un particolare legale, l’art. 98 sulla legge elettorale informa senza possibilità di fraintendimento che chi istiga all’astensione commette un reato. Che cosa faccia la...
“Tutti hanno diritto di manifestare liberamente il proprio pensiero con la parola, lo scritto e ogni altro mezzo di diffusione. La stampa non può essere soggetta ad autorizzazioni o censure.”
Questo è quanto chiunque può leggere se ha la pazienza di arrivare all’articolo 21 di quella che fu la Costituzione di quella che fu la Repubblica italiana.
Qualche giorno fa ho rilasciato un’intervista a Zainz, e immediatamente la censura è piombata, chiudendo il canale per tre mesi.
Più o meno nelle stesse ore, ho rilasciato un’intervista TV al Corriere Etrusco, ed ecco quello che viene pubblicato: “Piombino (LI) – Abbiamo intervistato Stefano Montanari, candidato alle prossime elezioni nella lista “VITA”, sulle principali criticità di questi ultimi due anni in Italia, sul tema dell’energia, dei rigassificatori, e su alcune curiosità di questa campagna elettorale.
P.s. Il video...
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